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Spagna e Grecia e Bce pesano sullo spread. A Milano è l’ora del ballo del mattone

SPAGNA E GRECIA PESANO SULLO SPREAD

A MILANO E’ L’ORA DEL BALLO DEL MATTONE

Mattinata debole per Piazza Affari e le altre Borse europee. A Milano l’indice FtseMib scende dello 0,35% a quota 14901. Londra -0,03% è quasi invariata , Parigi -0,31% e Francoforte – 0,22%.

Sul mercato dei titoli di Stato, in mattinata il Btp segnava un rendimento del 5,66%, spread in lieve allargamento a 431 punti (+2 punti). Poi, sull’onda di voci su una richiesta di aiuti da parte della Spagna il differenziale di rendimento tra il Btp a dieci anni e l’equivalente Bund tedesco ha superato quota 440 punti base per la prima volta dal 14 agosto. Il rendimento sul benchmark decennale è al 5,758%. “Queste indiscrezioni – commenta su Reuters Luca Jellinek, capo dello European Fixed Income del Crédit Agricole – riguardo una possibile richiesta d’aiuto della Spagna sono una naturale causa di nervosismo sui mercati, sebbene non sia una notizia completamente nuova, in particolare fino a che la Bce non specifica la sua posizione al riguardo”.

L’appuntamento clou della giornata sarà l’incontro fra la cancelliera Angela Merkel e il premier greco Antonis Samaras, che va oggi a Berlino e domani a Parigi per chiedere una dilazione dei termini fissati per il risanamento del bilancio pubblico della Grecia. Ieri sera Merkel e il presidente francese François Hollande hanno concordato un atteggiamento comune da tenere con il governo greco.

I leader di Parigi e Brlino hanno discusso della situazione della Spagna nel corso dell’incontro avuto ieri sera, e vorrebbero avere al più presto i risultati dell’audit sul settore bancario spagnolo, che si accinge a ricevere una linea di credito il cui ammontare arriverà fino a a 100 miliardi di euro. “L’argomento della Spagna è stato toccato e c’è stata intesa sul fatto che sarebbe bene e avrebbe senso se il rapporto sulle banche spagnolo fosse al più presto disponibile”, ha detto il portavoce di Merkel Steffen Seibert.

Fra le blue chip del paniere Ftse/Mib spicca la discesa di Unicredit –1,84% davanti a Mediobanca, in calo dell’1,04%. Fra le altre banche, Banco Popolare scende dell’1,25%, Intesa +0,25%.

Generali scende dello 0,81%.

Fra gli industriali, marcia indietro di StM -0,97%%, Finmeccanica -1,71%, Pirelli -0,8%.

Arretra anche Fiat -2,73%, di fronte alle difficoltà di mercato in Europa, condivise con Peugeot ed Opel ma che non toccano il “nemico” Volkswagen. La casa automobilista tedesca ha annunciato un progresso delle consegne di veicoli nel mese di luglio pari al 10,3% a 734.600 vetture. Nei primi sette mesi dell’anno le consegne sono salite del 9,1% a 5,19 milioni di vetture.

“Complessivamente abbiamo iniziato bene la seconda parte dell’anno e continuiamo il nostro percorso di crescita in quasi tutte le regioni, in particolare Asia, Nord America e Russia”, ha dichiarato Christian Klingler, membro del comitato esecutivo Volkswagen, responsabile per le vendite.”Tuttavia la situazione in Europa Occidentale resta piuttosto tesa, benché i nostri marchi abbiano fatto meglio del mercato”.

Positive, ma poco mosse, Eni , Enel e Telecom Italia.

Si accende, in vista di scadenze societarie, la febbre del mattone. Fra le small cap è la giornata di Prelios in rialzo dell’8,2%. Domani scadono i termini per presentare le offerte per partecipare al riassetto della società. In lizza due soggetti: il gruppo americano Fortress e la famiglia Merloni affiancata da Massimo Caputi.

Risanamento, sull’onda dell’offerta di Hines per Santa Giulia, sale dell’8%.

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