Il settore bancario ha aspettato fino all’ultimo momento, ma adesso sta mettendo a posto i conti. Ora che i controllori indipendenti incaricati dal ministero dell’Economia andranno a spulciare i libri contabili delle banche è il caso di mettere in ordine le vecchie scartoffie. E così è emerso che quasi un mutuo ipotecario su dieci erogati potrebbe non essere restitui. A luglio il tasso di insolvenza è passato dall’8,9% al 9,86%, che si traduce in 169,3 miliardi di euro in prestiti il cui recupero si fa sempre più difficile.
La cifra rappresenta un aumento dai 13,357 miliardi di maggio. In parte l’aumento si può spiegare attraverso la revisione dei conti di Bankia, nazionalizzata a maggio, e che ha già ricevuto 9 miliardi dal Governo. Ma la maggior parte della colpa di questi crediti dubbi è da additare al settore immobiliare: il comparto è responsabile del 60% di tutta l’insolvenza per un valore di 78,5 miliardi.
Dall’altro lato però il totale complessivo di credito prestato per l’attività immobiliare si riduce a 286,9 miliardi, 37 miliardi in meno rispetto ai massimi del 2009 che conferma la lentezza con cui si sta riducendo el credito al settore.