La crescita dell’economia spagnola ha rallentato di due decimi nel secondo trimestre dell’anno registrando un aumento dello 0,2% su base congiunturale, in lieve calo rispetto allo 0,4% del primo trimestre del 2011. Lo ha dichiarato oggi l’Istituto nazionale di Statistica del Paese (Ine). Queste previsioni coincidono con le previsioni del Banco de España di inizio agosto.
L’Ine ha anche rivisto al rialzo i dati del Pil del primo trimestre: l’economia del Paese iberico è cresciuta nei primi tre mesi del 2011 dello 0,4% rispetto il trimestre precedente (e non lo 0,3%) e dello 0,9% su base annua (e non lo 0,8%). Quindi il periodo che va da aprile a giugno diventa il terzo trimestre consecutivo di crescita su base congiunturale e il quarto su base annua.
Il lieve deceleramento dell’economia è dovuto soprattutto alla riduzione del consumo finale delle famiglie, al calo degli investimenti in capitale fisso e all’inflessione della spesa delle amministrazioni pubbliche. Per la prima volta dal primo trimestre 2010 il consumo privato scende a -0,2% rispetto allo 0,7% del primo trimestre. Dietro questo risultato c’è il fatto che il paragone avviene con un periodo del 2010 in cui si era raggiunto il massimo del ciclo di spesa.
La crescita del Pil è una conseguenza dell’apporto positivo delle esportazioni, che hanno duplicato il loro contributo al Pil (da 1,3 a 2,6 punti) e hanno compensato il peso della domanda nazionale sull’economia spagnola. La domanda del Paese ha registrato un calo dell’1,9%, in aumento rispetto al -0,4% del trimestre precedente. L’occupazione è scesa a un ritmo dell’1%, quattro decimi in meno che il primo trimestre dell’anno, il che suppone una riduzione netta di 172mila posti di lavoro a tempo completo in un anno.
Diversi analisti, il Banco de Espana e veri organismi sopranazionali sostengono che l’economia spagnola crescerà quest’anno meno di quello che aveva previsto il Governo, che aveva stimato una crescita dell’1,3% nel 2011, dopo la contrazione dello 0,1% nel 2010. Le stime della Banca centrale spagnola prevedono una crescita per il 2011 dello 0,8%.