I tre principali istituti di credito spagnoli, Santander, Bbva e CaixaBank (la cassa catalana) dovranno trovare altri 6,1 miliardi di euro per rimpolpare il loro patrimonio e far fronte così alle nuove normative di riforma del sistema finanziario imposte dal Governo.
In realtà il fabbisogno complessivo sarebbe di oltre il doppio: 13,28 miliardi (il 26,5% del totale di 50 miliardi che necessita il sistema spagnolo), ma una buona parte è già stata messa a bilancio nel 2011.
Per quanto riguarda la banca guidata da Emilio Botin l’impatto per adeguarsi alle nuove normative è di 6,1 miliardi, ma 2 miliardi sono l’eccedente di capitale e altri 1,8 miliardi aggiuntivi sono già stati accantonati nell’ultimo trimestre 2011. Come a dire che al Santander mancano “solo” 2,3 miliardi per essere in regola.
Da parte sua il Bbva necessita di 4 miliardi. Di questi, 1,2 miliardi verranno reperiti nelle eccedenze di bilancio, mentre i restanti 2,8 miliardi dovranno essere reperiti nel corso della gestione, con un impatto negativo sul 2012 stimato in 1,36 mliardi.
Infine, quella che fino all’anno scorso (prima dell’assorbuimento di alcune altre piccole casse catalane) era la Caixa, necessita di 3,18 miliardi, ammontare che l’istituto potrà facilmente sopportare grazie al “cuscinetto” di 6,4 miliardi presente nel bilancio 2011.