Una bufera che da Roma arriva dritta fino a Bruxelles. Il Governo ha smentito che sia già stata firmata un’intesa tra il governo italiano e Space X, la società spaziale di Elon Musk, per una fornitura di servizi di telecomunicazione sicuri. Palazzo Chigi ha però confermato “normali approfondimenti” con le società che si occupano di questi dossier. L’indiscrezione ha innescato l’ira delle opposizioni che chiedono al governo di riferire in parlamento e parlano dei “rischi per la nostra sicurezza nazionale”. Preoccupazione anche da parte della Commissione Ue che ha fatto sapere di non essere stata informata sulle trattative tra Roma e Musk.
Accordo tra l’Italia e Space X: il governo smentisce
La bomba è stata lanciata lunedì da Bloomberg, secondo cui sarebbero in corso discussioni avanzate tra l’Italia e Space X di Elon Musk per fornire servizi di telecomunicazione sicuri al nostro Paese con un contratto quinquennale da 1,5 miliardi.
Una notizia che ha immediatamente scatenato la reazione delle opposizioni, destando preoccupazione anche a Bruxelles. Palazzo Chigi è quindi stato costretto a intervenire per smentire ufficialmente che sia stato firmato un contratto con Musk, ma confermando “normali approfondimenti” con le società che si occupano di questi dossier. Il Governo ha inoltre negato che se ne sia parlato nel viaggio di Meloni da Donald Trump: “ridicolo il solo pensarlo”, si dice. Una presa di posizione, confermata anche dal sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano.
L’intervento di Musk sui social
La smentita del governo non è bastata a placare le polemiche, aizzate anche da un post su X (ex Twitter) di Elon Musk, che si è detto “pronto” a “fornire all’Italia la connettività più sicura e avanzata!”. A fargli da”’sponsor” è arrivato anche il leader della Lega Matteo Salvini che, sempre su X, ha difeso un’eventuale operazione tra Roma e Space X: “Musk è un protagonista dell’innovazione a livello mondiale: un eventuale accordo con lui per garantire connessione e modernità in tutta Italia non sarebbe un pericolo ma una opportunità”, ha scritto il vicepremier che poi (in controtendenza rispetto alla cautela di Chigi) ha aggiunto: “Confido che il governo acceleri in questa direzione, perché offrire servizi migliori ai cittadini è un dovere”.
Opposizioni sul piede di guerra
Diametralmente opposta l’opinione delle opposizioni che chiedono di avere maggiori dettagli sulla vicenda. La prima occasione utile sarà il question time in programma per mercoledì alla Camera in cui Avs ha già annunciato di voler presentare un’interrogazione al governo. E non è escluso che la richiesta di Verdi e Sinistra resti isolata.
A chiedere che sia direttamente la premier a presentarsi in Parlamento per dare spiegazioni sono, uno dopo l’altro, i leader dei partiti:”I ‘patrioti’ al Governo stanno mettendo la nostra sicurezza nazionale nelle mani di Musk alla modica cifra di 1,5 miliardi pubblici? Alla Presidente Meloni e a tutto il Governo chiediamo immediata trasparenza di fronte al Parlamento”, è l’accusa del leader M5s Giuseppe Conte.
Dura anche la segretaria del Pd, Elly Schlein: “L’Italia non si svende”, ha detto, e Meloni “non pensi di cavarsela con qualche riga affidata alle agenzie di stampa e ai giornali amici. Lei e il suo governo vengano immediatamente a riferire in Parlamento sulle trattative con Musk”. “
Se Musk vuole investire in Italia è il benvenuto. Se Musk vuole i soldi dei contribuenti italiani, Meloni deve spiegare perché, come e quando. Mi sembra il minimo, no? Su questa cosa andremo fino in fondo”, ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi.
Il leader di Azione, Carlo Calenda ha commentato: “Trovo estremamente pericoloso siglare contratti con Starlink mettendo pezzi della nostra sicurezza in mano a un pazzo sempre più fuori controllo, che si intromette puntualmente e violentemente nelle questioni europee di politica interna”.