L’Italia può tornare in serie A. Non c’entra lo sport, è questione di rating: a dirsi possibilista su un upgrade del nostro Paese è una delle tre agenzie-sorelle targate Usa, Standard&Poor’s. Ci sono però delle condizioni: Roma dovrà continuare ad andare nella giusta direzione per quanto riguarda l’andamento del debito, della crescita e delle riforme. Lo scorso 21 gennaio l’agenzia ha ridotto il rating sovrano dell’Italia di due gradini, a BBB+.
Il managing director Myriam Fernandez de Heredia, responsabile S&P per i rating sovrani Emea, ha detto in un’intervista al Sole 24 Ore che “il primo passo per l’Italia sarà riportare l’outlook da negativo a stabile. E questo dipenderà dal debito, della crescita e dall’impatto economico delle riforme varate dal governo Monti sull’andamento economico“.
Il calo dei rendimenti sui titoli di Stato, da solo, non è sufficiente a produrre questo risultato. E’ importante, invece, che le riforme abbiano “un impatto duraturo sulla crescita” ha aggiunto Heredia.