Buone notizie per Eurolandia da oltreoceano. Secondo l’ultimo report dell’agenzia americana Standard & Poor’s la recessione della zona euro dovrebbe rallentare già dalla seconda metà dell’anno e definitivamente nel 2013. Anche il capo economista, Jean-Michel Six, ha ribadito le posizioni dell’agenzia sottolineando che il ritorno alla crescita sarà guidato dai “paesi core”.
Crescita nulla per l’area euro nel 2012 ma dell’1% il prossimo anno: questi i dati su cui si basa l’ottimismo di S&P e che attualmente ritiene ci sia un 60% di possibilità che le previsioni si avverino. Il restante 40% di possibilità che il rallentamento invece si aggravi dipende da come evolverà la situazione nei paesi periferici quali Spagna, Portogallo e Italia.
Secondo l’agenzia, il peggioramento della recessione dipenderà da tre fattori principali: la domanda dai mercati emergenti nei prossimi trimestri; la reazione dei consumatori europei alla nuova ondata di incertezza e i timori sulla crisi; infine la capacità dei Governi e della Banca centrale europea di ripristinare la fiducia sui mercati.
“Crediamo che la bilancia continuerà a pendere in favore di una leggera recessione e di un ritorno alla crescita, nonostante i rischi” di un outlook più cupo “non siano ancora diminuiti”, ha detto il capo economista Six. E di fatto, va ricordato che nelle ultime S&P ha continuato a tagliare il rating a molti paesi europei. Quindi se a parole parla di un’uscita dalla recessione a breve, adesso aspettiamo i fatti.