Picasso dipinse La Gommeuse nel 1901, anno della sua prima esposizione a Parigi e del suicidio dell’amico Carlos Casagemas. Il lavoro mostra l’intensità emotiva, l’introspezione e la carica sensuale di questo momento fondamentale della storia dell’arte moderna. (l’opera è stimata a richiesta)
Ninfee dipinte da Monet nel 1908, fanno parte della serie realizzata a Giverny (stima $30/50 milioni), serie che impegnò l’artista nei suoi ultimi anni ed è oggi considerata il suo risultato più alto.
Simon Shaw, Co-Responsabile del Dipartimento Internazionale di Pittura Impressionista e Moderna di Sotheby’s, commenta: “E’ un’opera preziosa del Periodo Blu, fondante nella carriera di Picasso.
Con il suo sguardo sognante e la schietta sensualità la ballerina di cabaret – La Gommeuse – è un’icona del XX secolo.
Si tratta di una tela che anticipa i temi centrali del lavoro di Picasso degli anni a venire.
Il dipinto rappresenta una sorta di sintesi tra la vita bohemienne dipinta da Toulouse-Lautrec e il deciso espressionismo di Munch e Schiele.
“Le due tele erano esposte vicine nella bellissima casa di Bill Koch e sono due gemme – a prova della connoisseurship di Bill Koch che ha costituito una delle più importanti collezioni d’arte americane” continua Shaw.
PABLO PICASSO LA GOMMEUSE
La Gommeuse è tra gli apici della produzione del Periodo Blu (1901-1904) di Picasso, è datata 1901 e segue la celebre e gratificante prima mostra organizzata da Ambroise Vollard ma anche il dolorosissimo suicidio dell’amico Carlos Casagemas.
In quegli anni Picasso divideva a Parigi un appartamento con Pere Mañach, amico mercante catalano. Questa miscela di successo professionale e di grande dolore personale produsse in Picasso una forte verve creativa, di cui è al centro La Gommeuse, che è insieme rappresentazione di sensualità e decadenza, di joie de vivre e di malinconia.
Il retro de La Gommeuse aggiunge ulteriore fascino alla storia del dipinto.
Il restauro predisposto nel 2000 da Mr. Koch rivelò il ritratto di Pere Mañach sul retro, dipinto celato per un secolo. Pere Mañach è ritratto da Picasso mentre balla con copricapo esotico e un corpo femminile: un ritratto sarcastico della loro tormentata amicizia.
Il dipinto sul retro reca l’iscrizione “Recuerdo a Mañach en el día de su santo” e gli studi hanno chiarito che il dipinto è stato donato all’amico in occasione del suo onomastico, il 29 giugno giorno di San Pietro e Paolo.
Intuendo l’importanza della scoperta, che offre una testimonianza preziosa del giovane Picasso, Mr Koch ha trovato il modo, bucando la parete di casa, per far si che il dipinto fosse visibile da entrambi i lati.
Studi recenti dedicati alla produzione del 1901 suggeriscono che La Gommeuse fu acquista da Ambroise Vollard dopo il 1906. Successivamente passò al mercante newyorkese Lucien Demotte, che lo vendette a Josef von Sternberg (1894-1949) uno dei più celebri registi di Hollywood degli anni Trenta. Sternberg è stato il regista de L’angelo azzurro con Marlene Dietrich (1930).
L’asta di novembre rappresenta la quarta volta che Sotheby’s offre in asta La Gommeuse.
Sternberg vendette il dipinto nel 1949 da Parke-Bernet Galleries (acquisita da Sotheby’s) di New York, dove fu venduto per $3,600.
Fu successivamente acquistato da Jacques Sarlie, uomo d’affari olandese, amico di Picasso che dopo la guerra raccolse una numerosa collezione dei lavori del Maestro.
Sarlie affidò il dipinto a Sotheby’s Londra nel 1960 ed entrò in una collezione privata.
La Gommeuse fu poi offerta in asta, sempre da Sotheby’s, nel 1984 quando fu acquistato da Bill Koch, che la conservò nella sua collezione per trent’anni.
Le opera del Periodo Blu di Picasso sono straordinariamente rare, in gran parte custodite nei più celebri musei al mondo come il Guggenheim Museum di New York, il Musée Picasso a Paris e l’Art Institute di Chicago.
CLAUDE MONET NYMPHÉAS
Le Ninfee di Monet sono tra i più celebrati dipinti impressionisti.
Grande peso questi dipinti ebbero nell’evoluzione dell’Arte Moderna e rappresentano l’acme della produzione artistica di Monet. Le amate ninfee del suo giardino a Giverny divennero il soggetto preferito dei lavori degli ultimi anni. Queste magnifiche tele documentano i cambiamenti del suo stile e le sue continue innovazioni pittoriche, avendo Monet dipinto fino al giorno della morte, avvenuta nel 1926.
Questo lavoro è datato 1908, anno della sua migliore produzione, è un dipinto straordinario, esempio della sua grande maestria di colorista. La superficie della tela è ricca di dettagli, in particolare laddove i fiori galleggiano sull’acqua. La diversità tra riflesso e superficie, acqua e vegetazione, e la limpidezza della scena è particolarmente evidente in questa tela, che è una delle tele più tecnicamente sofisticate dell’intera serie.