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Sotheby’s Milano, The Italian Sixties

Questo appuntamento milanese ha come focus il meglio della produzione artistica italiana degli anni Sessanta e, citando Michelangelo Pistoletto (di cui è presente in catalogo un quadro specchiante del 1962-75 Pittura da Cavalletto, Stima € 100.000-150.000 ) “.. sono arrivato ai quadri specchianti qualche anno prima di arrivare sulla luna. Queste cose succedevano negli anni Sessanta, e così adesso stiamo andando avanti guardando indietro o, se si preferisce, all’indietro guardando avanti..”

Dal 1961 al 1968 ogni singolo anno dei ruggenti anni Sessanta, è rappresentato in asta da bei lavori di Schifano, Festa, Angeli, Tacchi e Fioroni: circa venti opere che raccontano la vitalità della Pop Art Romana.

Si comincia con l’anno 1961, con un significativo, grande smalto di Mario Schifano, Grigio 402, smalto e pennarello su carta da pacco applicata su tela (Stima € 400.000-600.000). Si tratta di un capolavoro indiscusso, quasi un’icona, della produzione di quegli anni di Mario Schifano, anni di frenetico cambiamento e di grande vis innovativa.

Dello stesso artista segue in catalogo – Tutte Stelle e particolare dell’Oasi, un’opera realizzata per la mostra dedicata a Mario Schifano dallo studio Marconi nel 1967. Si tratta di una grande tela verticale di 2 metri per 1 metro circa, realizzata a vernice spray su tela e perspex (Stima € 80.000 – 120.000).

Datano entrambi 1965 le due opere inno all’estate di Tano Festa: A livello del mare.
Studio numero 1 stimato € 60.000-80.000 (ricordiamo aggiudicazione per Studio numero 2, registrata a Milano a novembre 2015 di € 177.000), e Viva L’estate, Studio numero 2, valutato € 35.000-45.000. Segue, Testa di Adamo dello stesso artista realizzato nel 1968 (Stima € 50.000-70.000) ed esposto nel 1988 a Roma all’ex Stabilimento Peroni alla monografica dedicata a Tano Festa da Achille Bonito
Oliva.

La Pop Romana è ben rappresentata anche da Liberty Viennese di Giosetta Fioroni del 1966, già nella collezione romana di Simonetta Scalfari (Est € 50.000-60.000) e da I Fidanzati, di Cesare Tacchi, acquistato da un importante collezionista romano nel 1965 presso la celebre galleria La Tartaruga di Roma; è un imbottito su tavola di cm 130×200 che ha una stima di 140.000-180.000 euro.
Dalla collezione Jacorossi di Roma l’iconico Stelle di Franco Angeli (Stima € 40.000-60.000) esposto nel 2000 a Parma da Niccoli in L’Arte Pop in Italia.

Milano risponde – per così dire – con opere degli stessi anni di grande pregnanza, tra cui in primis citiamo il perfetto taglio bianco del 1967 di Lucio Fontana – Concetto spaziale, attesa – (Stima € 1.200.000 -1.500.000) cui segue dello stesso artista un taglio dal raro color giallo-arancio del 1968, stimato 600.000 – 800.000 euro. E’ dello stesso mitico 1968 il Castellani bianco, un’opera “indiscutibile” (come direbbe l’artista stesso) nella sua perfezione, stimato 350.000 – 450.000 euro.

Scheggi e Bonalumi sono anch’essi rappresentati con opere datate dal 1963 al 1965. Il primo, con Zone Riflesse del 1963, un acrilico blu già in mostra a Bologna alla GAM (Stima € 250.000 – 350.000) e con Intersuperficie curva bianca del 1964 (Stima € 150.000-250.000) mentre Bonalumi è in catalogo con un “ombelico” blu del 1965 valutato 150.000-200.000 euro.

“Quest’asta di maggio è una vendita che ha il sapore – commenta Raphaelle Blanga, responsabile Arte Moderna e Contemporanea di Sotheby’s in Italia – di un’importante collezione dedicata al meglio dell’arte italiana del Dopoguerra”.
Al centro dell’asta due assoluti capolavori della produzione del rarissimo Tancredi e di Renato Guttuso. In attesa della retrospettiva che il Guggenheim di Venezia dedicherà a Tancredi – artista che con Pollock fu uno dei pupilli di Peggy Guggenheim – l’asta milanese di Sotheby’s presenta un assoluto gioiello dell’artista, Senza Titolo del 1955, pastelli carboncini e olio su una grande tela di 180×200 cm. Il prezioso, raro e delicato Tancredi ha una stima di € 250.000 – 350.000.
Renato Guttuso firma nel 1964 un olio e collage su carta applicata su tela (210×150 cm), una coloratissima e affollata, quasi ipnotica Edicola valutata € 130.000 – 180.000. E’ un capolavoro del Realismo Esistenziale del pittore e come data precede l’“Edicola” conservata presso i Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique di Bruxelles.

Da queste due tele di grande formato e di grande impatto, segnaliamo la poetica collezione milanese di opere di piccolo formato, che dialogano tra loro con grande intensità: i Fiori di Morandi (Stima € 180.000 – 250.000) il piccolo Cretto
bianco di Burri (€ 200.000 – 300.000) e lo Scarpitta del 1958 stimato € 150.000 – 250.000.
Realizzato per la Biennale Internazionale della giovane pittura del 1970 a Bologna, esposto nello stesso anno alla GAM di Torino e ancora alla fondamentale mostra romana Vitalità del Negativo dell’Arte Italiana, è Cimento dell’armonia e dell’invenzione di Alighiero Boetti importante trittico datato 1969 e stimato € 160.000 -220.000.

Infine, nella parte dell’asta pomeridiana del 26 maggio numerosi interessanti lotti, tra cui, il nucleo datato nella metà degli anni Sessanta, gruppo di opere di poesia visiva firmate da Luciano Ori, Lucia Marcucci, Lamberto Pignotti ed Eugenio Miccini, artisti che si sono recentemente visti alla Triennale di Milano in Ennesima la mostra curata da Vincenzo De Bellis. Numerosi i lavori di pregio degli anni Settanta pubblicati in catalogo, per brevità, va senz’altro segnalata al collezionismo internazionale, la magnifica opera di Arte Cinetica già presentata una volta in Italia, alla Biennale di Venezia del 1970: Physiocromie di Carlos Cruz Diez, €200.000-300.000 la stima. Datata 1971 Canone Variato II – la scultura in oro su base inox di Fausto Melotti, con una valutazione (1/3) di € 150.000-200.000.

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