Due opere a confronto alla prossima asta di Sotheby’s che si terrà il prossimo 12 febbraio a Londra: Rosso Plastica di Alberto Burri del 1963 stimato 2-3 milioni GBP e Concetto Spaziale di Lucio Fontana del 1965 valutato 1,0-1,5 milioni GBP
Grazie ad un magistrale balance di drammaticità, equilibrio compositivo e materia grezza, Rosso Plastica rappresenta al suo culmine l’invenzione artistica di Burri, vera e propria rivoluzione del fare arte.
Eseguito nel 1963, Rosso Plastica appartiene alla più celebre e importante serie di lavori realizzati dall’artista umbro: le Plastiche.
Dopo i Sacchi, i Legni, i Ferri, Alberto Burri raggiunse l’acme del successo con un corpus di opere di grande impatto visivo costituite da strati sovrapposti di plastica fusa, e l’opera in asta a Londra si colloca tra i più importanti esempi di questa serie.
Rosso Plastica proviene da un’importante collezione privata italiana, fu esposto nel 1964, l’anno dopo la sua realizzazione, a New York presso la Marlborough-Gerson Gallery, e nel 1984 alla celeberrima retrospettiva organizzata a Palazzo Citterio nel progetto della Grande Brera.
La stima della grande tela è di 2,000,000-3,000,000 GBP (2,400,000-3,600,000 EUR).
ALBERTO BURRI (1915 – 1995)
Rosso Plastica
Firmato, datato ’63, con dedica a Mario Doria e diverse iscrizioni sul retro
plastica, acrilico, vinavil e bruciature su tela
80 per 100cm.
Stima
£ 2,000,000-3,000,000 (€ 2,400,000-3,600,000)
Provenienza
Collezione Dora, Brescia (acquistato direttamente dall’artista)
Ivi acquistato dall’attuale proprietario nel 1979
Esposizioni
New York, Marlborough-Gerson Gallery, Alberto Burri, 1964, no. 18
Milano, Brera 2 – Palazzo Citterio, Burri, 1984
Letteratura
Fondazione Palazzo Albizzini, Burri: Contributi al Catalogo Sistematico,
Citta di Castello 1990, p. 181, no. 759, illustrato a colori
Al culmine della sua carriera artistica, Lucio Fontana raggiunse la più pura espressione del suo rivoluzionario approccio alla pittura tagliando la superficie di una tela bianca con una lama di rasoio.
Concetto Spaziale, Attese, eseguito nel 1965, con i suoi cinque tagli verticali distribuiti coreograficamente sul bianco puro della tela, è uno dei massimi esempi della poetica di Fontana e della sua ricerca in ambito di spazio, gesto e luce: attraverso queste tre componenti, l’artista italo-argentino esplora la dimensione spaziale oltre la superficie bidimensionale della tela.
Nonostante l’apparente impulsività e violenza dei tagli, ogni gesto dell’artista è il risultato di una ricerca estetica lunga, metodica e razionale.
L’azione di Fontana, lungi dall’essere un atto distruttivo, mira invece a trasformare la tela offrendo, grazie ai cinque tagli accuratamente allineati, uno spazio in cui luce e ombra si compenetrano. Il taglio della tela è quindi l’atto che trasforma la superficie pittorica in scultura: Concetto Spaziale, Attese realizzato nel 1965, 92 per 73 cm, attrae l’osservatore e nello stesso tempo lo intimidisce con gli scorci di un vuoto apparentemente infinito.
L’opera è stimata 1,500,000 -2,000,000 GBP (1,800,000-2,400,000 EUR).
LUCIO FONTANA (1899 – 1968)
Concetto Spaziale, Attese 1965
Firmato, titolato e recante l’iscrizione siamo andati a vedere le corse su strada sul retro
idropittura su tela
92 per 73 cm.
Stima
£ 1,500,000 -2,000,000 (€ 1,800,000-2,400,000).