Imu, incentivi auto, terzo settore, centri commerciali e altro ancora. Sono diverse le novità contenute negli emendamenti al decreto Sostegni bis elaborati da Governo e maggioranza e su cui la commissione Bilancio della Camera deve ancora esprimersi. In tutto, le proposte di modifica sono una cinquantina, ma il pacchetto non ha ancora assunto la forma definitiva, visto che l’esecutivo sta ancora apportando le ultime correzioni.
IMU: ESENZIONE DOVE C’È UNO SFRATTO SOSPESO
Partiamo dall’Imu: è confermata l’esenzione sugli immobili bloccati dalla sospensione degli sfratti, misura varata il 28 febbraio 2020 per evitare che la crisi pandemica creasse dei nuovi senzatetto. I proprietari non dovranno pagare il saldo di dicembre 2021 e otterranno un credito d’imposta sulla cifra pagata a giugno per l’acconto. A fissare le regole per questo bonus Imu sarà il ministero dell’Economia. Secondo Confedilizia, al momento dalla misura sarebbero esclusi i negozi.
INCENTIVI AUTO SUI VEICOLI EURO 6
Un altro emendamento stanzia 300 milioni di euro per nuovi incentivi all’acquisto di automobili Euro 6, oppure di vetture elettriche o ibride. La proposta di modifica non ha però ancora assunto la formulazione definitiva: il ministero dello Sviluppo economico vorrebbe introdurre anche un incentivo alla rottamazione per l’acquisto di auto usate, non solo di quelle nuove. L’allargamento della misura rischia però di creare problemi sotto il profilo delle coperture finanziarie, senza contare la contrarietà politica del Movimento 5 Stelle.
Al momento, l’unica certezza riguarda la ripartizione delle risorse. Dei 300 milioni complessivi, 50 andranno a rifinanziare l’ecobonus già in vigore fino alla fine di quest’anno per l’acquisto di auto elettriche e ibride nella fascia di emissioni da 0 a 60 grammi di CO2 per km. Altri 200 milioni saranno stanziati per gli incentivi agli acquisti di veicoli che emettono da 61 a 135 g CO2 per km, ossia le auto Euro 6 diesel e benzina, estesi fino alla fine del 2021. Infine, gli ultimi 50 milioni serviranno a coprire il bonus sui veicoli commerciali, anche questo prorogato fino al 31 dicembre di quest’anno.
Sempre nel settore auto, arriverà anche un investimento di 20 milioni per creare a Torino un centro di ricerca basato sull’intelligenza artificiale.
AIUTI AL TERZO SETTORE
Al fondo straordinario per il terzo settore saranno destinati 60 milioni di euro, di cui 20 da utilizzare quest’anno per un contributo ai soggetti che svolgono servizi sociosanitari e assistenziali in favore di anziani non autosufficienti e disabili.
In arrivo anche 10 milioni per le non autosufficienze: si tratta di fondi da impiegare per la sanificazione dei locali e l’acquisto di dispositivi di protezione personale (mascherine, camici, guanti, visiere).
CREDITO D’IMPOSTA PER I CENTRI COMMERCIALI
Una delle novità più sorprendenti fra quelle inserite nel pacchetto di emendamenti è quella che riguarda i centri commerciali: arriva un credito d’imposta sugli affitti pagati nei primi cinque mesi del 2021 (del 40% per i negozi e del 20% per gli affitti d’azienda), purché l’attività avesse nel 2019 un fatturato superiore ai 15 milioni di euro e tra il primo aprile 2020 e il 31 marzo 2021 abbia subito un calo dei ricavi pari almeno al 30% su base annua. Le attività che non rispettano questi due requisiti hanno comunque diritto al credito d’imposta se sono state avviate a partire dal primo gennaio 2019.
PARTITE IVA E CARTELLE ESATTORIALI
Due misure rimangono da definire:
- la proroga al 30 settembre dei versamenti delle partite Iva soggette a Isa;
- la possibilità di diluire il pagamento delle quattro rate della rottamazione delle cartelle in scadenza il 31 luglio (2 agosto primo giorno feriale) e delle due del saldo e stralcio fino a ottobre. In sostanza per la rottamazione si pagherebbe il 31 luglio e poi alla fine dei mesi di agosto, settembre e 31 ottobre, evitando ai contribuenti di dover versare in un’unica soluzione tutte le rate arretrate.
ALTRI STANZIAMENTI
In arrivo 60 milioni stanziati per i matrimoni e l’intrattenimento, di cui almeno 10 andranno ai servizi di catering e altri 10 all’organizzazione di feste e cerimonie. Un decreto del ministero dello Sviluppo economico a fisserà le regole di accesso agli aiuti a fondo perduto.
Altri 50 milioni andranno alle fiere, per ripianare almeno in parte le perdite subite a causa degli annullamenti. Il contributo spetterà anche alle attività impegnate nei servizi di logistica e allestimento che abbiano almeno il 51% dei ricavi derivanti da fiere e congressi.