Il sorpasso è compiuto. Dopo un inseguimento durato diverse settimane, la Lazio mette la freccia sulla Roma e si porta al secondo posto in classifica. Festa grande sulla sponda biancoceleste del Tevere, estasiata dall’ennesima grande prova della squadra, capace di passeggiare sull’Empoli di Sarri con un roboante 4-0. Schiuma di rabbia invece il popolo giallorosso, che con l’1-1 di Torino ha visto materializzarsi l’incubo peggiore: perdere il secondo posto proprio a favore degli acerrimi rivali. Che vivono davvero un momento meraviglioso, quasi incontenibile.
Con quella di ieri le vittorie consecutive in campionato sono diventate 8, proprio come ai tempi di Maestrelli (scudetto del 1974) e Delio Rossi (qualificazione in Champions nel 2003/04): ancora una e verrebbe eguagliata la striscia di Eriksson (campione d’Italia nel 2000), record assoluto per il club. Se così sarà si potrà realmente parlare di impresa visto che il calendario, sabato prossimo, prevede la trasferta di Torino contro la Juventus.
Prima contro seconda, pur se con un distacco notevole (12 punti): messa così viene davvero voglia di sognare… “Tireremo le somme solo alla fine, ora dobbiamo goderci la nostra classifica – le parole di Pioli. – Pensiamo partita dopo partita, se siamo arrivati a questo punto è perché abbiamo sempre ragionato così. Contro l’Empoli era una tappa importante, venivamo da una semifinale di Coppa Italia e c’era il rischio di essere superficiali”.
Non è stato così e lo si è capito fin dai primi minuti. Ne sono serviti appena 4 per sbloccare la partita: cross di Cavanda dalla destra e colpo di testa di Mauri. Il raddoppio è arrivato in fotocopia ma questa volta, a capitalizzare l’assist del terzino, ci ha pensato il solito Klose (31’). E quando Candreva ha pescato il sette con un missile dalla distanza (43’) la partita è andata in soffitta.
Il meglio però doveva ancora venire, non tanto per il tap in di Felipe Anderson (53’), quanto per le notizie in arrivo da Torino. Dove la Roma, passata in vantaggio grazie a un rigore di Florenzi (58’), si faceva raggiungere da una zampata di Maxi Lopez (65’). Il sorpasso si materializzava perché i giallorossi, nonostante un assedio finale, non riuscivano più a riportarsi avanti. “Quello che conta è arrivare secondi a fine stagione – il commento di Garcia. – Dalla prossima settimana proveremo a riprenderci il piazzamento”.
Strana la vita e ancor più il calcio. Fino a qualche mese fa la Roma “gufava” la Juve con tutte le sue forze, ora si ritroverà a tifarla nella speranza che possa fermare la Lazio. Perché tra il secondo e il terzo posto c’è un’enorme differenza (ne sa qualcosa il Napoli, eliminato dall’Athletic Bilbao nel preliminare di agosto), tanto più se ad arrivare davanti sono proprio gli odiati cugini.