Sorolla è stato uno dei massimi rappresentanti della moderna pittura iberica a cavallo tra Ottocento e Novecento, il cui stile era una variante dell’Impressionismo e le cui opere migliori, dipinte all’aperto, ritraggono vividamente il soleggiato litorale di Valencia.
Sorolla proveniva da una famiglia povera ed era rimasta orfana all’età di due anni. Ha mostrato un talento precoce ed è stato ammesso all’Accademia di San Carlos a Valencia all’età di 15 anni. Dopo ulteriori studi a Roma e Parigi, è tornato a Valencia. Inizialmente dipinse opere di realismo storico e sociale, una delle quali, Otra Margarita (1892), fu il suo primo successo. Ha ricevuto il massimo riconoscimento, tuttavia, per i suoi dipinti di genere e paesaggi. Usando pigmenti fortemente impastati, ha combinato un modo impressionista con temi narrativi e aneddotici. A Londra nel 1908 viene acclamato come “il più grande pittore vivente al mondo”. Nel 1909 debuttò con successo negli Stati Uniti in una mostra personale alla Hispanic Society di New York City. Il conseguente plauso della critica gli valse l’incarico di dipingere il presidente William Howard Taft nel 1909. Al suo ritorno in Spagna, acquistò una casa al mare a Valencia, sulla costa del Mediterraneo. Per il resto della sua carriera, ha tratto ispirazione dalla luce abbagliante delle acque vicino a casa sua e le sue scene sulla spiaggia sono caratterizzate da forti contrasti di luci e ombre, colori brillanti e pennellate vigorose.
Sorolla ha visitato a lungo l’Italia stabilendosi per un periodo nella splendida Assisi, ma soprattutto è ritornato spesso e con gioia nel Bel Paese, partecipando assiduamente alle Biennali di Venezia, sin dalla sua primissima edizione nel 1895, e alla famosa Esposizione Internazionale di Roma nel 1911.
Joaquín Sorolla pittore di luce racconta, attraverso circa 60 opere che narrano la sua ragione di vita, la pittura e la sua famiglia. In molte delle sue splendide tele, Sorolla racconta l’amore per la sua Clotilde, moglie, musa e vera compagna di vita, e per i tre figli, María, Joaquín ed Elena. Pittore dal linguaggio raffinato, spontaneo e immediato.
La mostra di Palazzo Reale ripercorre tutto l’arco della carriera di Joaquín Sorolla y Bastida, dagli esordi negli anni Ottanta dell’Ottocento nella natia Valencia fino alla morte, sopraggiunta nel 1923.
Il progetto vede la collaborazione di prestigiose istituzioni museali pubbliche e private come il Museo de Bellas Artes di Valencia, l’Hispanic Society di New York, la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro di Venezia, i Civici Musei di Udine, Musei di Nervi Raccolte Frugone, solo per citarne alcune.
L’esposizione, infine, si avvale del Patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia, del Consolato Generale spagnolo a Milano, dell’Ente del Turismo spagnolo.
Dipinto in copertina: Joaquín Sorolla y BastidaIstantanea,Biarritz, 1906, Olio su tela, 62 x 93,5 cm Madrid, Museo Sorollan° inv. MS 776