Previsto per oggi il nuovo incontro tra Sorgenia e il pool di banche per approfondire e limare alcuni punti del piano di ristrutturazione del debito da 1,9 miliardi del gruppo energetico. L’incontro avviene a livello di advisor e potrebbe consentire di avvicinarsi in misura significativa allo schema che verrà poi sottoposto al cda di Sorgenia per la sua approvazione.
Sono due, sostanzialmente, i temi più delicati sul tavolo della trattativa: le condizioni del prestito convertendo da 200 milioni (che contribuirà, insieme all’aumento di capitale da 400 milioni, a intervenire sul debito in eccesso per 600 milioni) e le garanzie, a partire dalle fideiussioni, che verranno messe a disposizione dalle banche in un pacchetto complessivo di nuova finanza da 256 milioni.
L’eventuale via libera del cda Sorgenia al piano, va ricordato, è certamente rilevante ma l’esito finale del riassetto dipenderà poi dalle decisioni dei soci, Cir e Verbund, che in assemblea saranno chiamati a esprimersi su di esso. Al proposito, mercoledì è previsto anche un incontro tra azionisti (dovrebbe esserci anche Verbund, fino ad oggi assente dai tavoli del negoziato) e banche.
Sarà il primo round, seppur non tra esponenti di primo piano delle pari, di quello che potrebbe essere il rush finale delle trattative. “Forse siamo arrivati al dunque. L’intelligenza dovrebbe essere tale da consentire un dialogo che risolva il problema”, ha dichiarato ieri l’ad del Banco Popolare, Pierfrancesco Saviotti.
In attesa dell’incontro, oggi il Gruppo Cir (che detiene Sorgenia) guadagna a Piazza Affari l’1% a 1,097 euro intorno alle 10.