Sorgenia, operatore nel mercato dell’energia elettrica controllato da Cir e dall’austriaca Verbund, ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con un risultato netto negativo di 77 milioni di euro da un nero di 13,5 milioni registrato nello stesso periodo del 2011 su ricavi in crescita del 13,2% a 1,76 miliardi, secondo un comunicato.
La società rileva che i risultati dei 9 mesi riflettono il trend di riduzione della domanda elettrica e gli alti costi del gas nelle centrali termoelettriche. Il gruppo porterà avanti le azioni per contrastare la recessione e le difficoltà del mercato. In particolare, si legge nel comunicato, con la rinegoziazione dei contratti di approvvigionamento del gas, con la riduzione dei costi di gestione e con possibili dismissioni di attività non strategiche al fine di ridurre l’indebitamento salito a 1.927 miliardi al 30 settembre.
I risultati di tali iniziative sono attesi fra la fine dell’anno e il 2013. Per quanto riguarda il contratto stipulato con Eni di fornitura di gas di lungo termine dalla Libia, nel corso del terzo trimestre è stato raggiunto un accordo transitorio fino al settembre del 2013 con l’obiettivo di negoziare entro quella data una revisione complessiva del prezzo.
