Il 21% della popolazione italiana ha 65 o più anni e rientra perciò nella categoria dei silver consumer. È un gruppo di consumatori a reddito leggermente più basso degli under 35, ma nettamente più stabile (tanto che 7 milioni di loro contribuiscono alle spese di consumo delle loro famiglie) e con abitudini che meritano attenzione: 6,6 milioni frequentano regolarmente i ristoranti, 6 milioni vanno al cinema, al teatro e ai musei, 3,1 milioni viaggiano all’estero.
È l’universo di riferimento dell’Active Ageing & Silver Marketing Lab, lanciato questa mattina alla Bocconi. Un’articolazione del Cermes, Centro di ricerca su marketing e servizi, il Lab si propone di analizzare le conseguenze sociali ed economiche del cambiamento demografico, con attenzione alla soddisfazione dei bisogni del segmento degli over 65.
Il primo lavoro di ricerca del Lab analizza il rapporto dei silver consumer con la tecnologia, evidenziando un universo molto più vivace delle attese. L’utilizzo di Internet (52,9%) e la conoscenza dei social network (61,8%) sono discreti, con un reale uso di questi ultimi che si limita, però, a Facebook e Twitter.
La rivoluzione mobile non pare, invece, avere ancora raggiunto questo cluster: a fronte di un 33,3% del campione che naviga attraverso un computer fisso e di un 28,6% che lo fa con un computer portatile, è ferma al 3,8% la percentuale di chi naviga con uno smartphone.
La ricerca analizza anche le abitudini dei prospective silver, ovvero i consumatori tra i 55 e i 64 anni d’età, concludendo che si distaccano poco da quelle dei più giovani. “Il rapporto con la tecnologia del cliente silver è paragonabile a quello degli altri cluster generazionali”, afferma Luca Buccoliero, autore della ricerca, ma con tre marcate differenze, di cui le imprese devono tenere conto: un processo di acquisto delle tecnologie più razionale (basato sull’utilità percepita e la facilità d’uso) e meno emozionale una maggiore necessità di essere motivata all’utilizzo delle tecnologie da una rete sociale di riferimento Una propensione ancora nettamente inferiore all’uso del mobile.
“Il silver consumer merita grande attenzione da parte delle imprese”, conclude il direttore del Cermes, Enrico Valdani. “Basti pensare che le coppie con almeno un componente over 65 spendono in consumi 1.200 euro l’anno in più rispetto alle coppie con almeno un componente tra i 18 e i 34 anni e che, tra il 2009 e il 2014, i silver che vivono da soli hanno aumentato la spesa per consumo del 4,7%, mentre i millennial single l’hanno ridotta del 12,4%”.