“Olio con sapiente arte spremuto Dal puro frutto degli annosi olivi, Che cantan -pace! -in lor linguaggio muto…”. Così Gabriele d’Annunzio parla dell’olio prodotto sui colli che, nella poesia, definisce “Solenti Clivi”, nella omonima poesia che fa parte della raccolta poetica Alcyone. E proprio a una cinquantina di chilometri da Roma, nel Filacciano, all’interno dell’area della Valle del Tevere, troviamo proprio quelle dolci colline cantate dal poeta italiano e dalle quali prende il nome l’azienda agricola fondata da Gianluca Mosca, ex ingegnere con una brillante carriera all’estero. Dopo Regno Unito e Emirati Arabi, Mosca ha deciso di tornare nel suo Paese e avviare un’azienda agroalimentare innovativa, che egli stesso definisce “boutique farming”, incentrata sull’allevamento di galline e la produzione di uova biologiche di alta qualità.
Ma non solo. Solenti Clivi alleva anche carpe koi, i cui riproduttori provengono dal Giappone, pastori maremmani abruzzesi e pecore Suffolk irlandese e Scottish Blackface la cui missione principale è quella di tenere pulito il terreno. Largo spazio anche all’olio extravergine: ricchissimo di polifenoli e basso in acidità. L’azienda sorge in un terreno ricco di ulivi, perlopiù della varietà frantoio (dalle note fruttate), leccino (amare e piccanti) e pendolino (dalle note delicate).
Solenti Clivi: l’azienda che punta sulla biodiversità e sostenibilità
Un’azienda che considera agricoltura e allevamento la punta di diamante della nostra economia, grazie all’eccezionale biodiversità di un territorio e a una solida tradizione che hanno consentito a specie e verietà uniche di conservarsi per millenni. L’intero territorio aziendale è costituito da circa 10 ettari – comprendenti 2500 alberi d’ulivo – e una superficie di 3.000 metri quadrati dedicata all’allevamento delle galline all’aperto e ai pollai. Studiato e progettato per accogliere impianti all’avanguardia, quasi interamente alimentati ad energia solare. L’uso dei macchinari è ridotto al minimo per evitare la contaminazione dei terreni. Le pecore al pascolo hanno il compito di tenere sotto controllo la proliferazione delle piante infestanti così da non danneggiare l’ecosistema e consentono ai cani dell’allevamento di sviluppare il loro istinto pastorale.
Per produrre il miglior uovo d’Italia le galline ascoltano Mozart e vivono felici
Il tutto nasce da un unico obiettivo: realizzare il miglior uovo d’Italia. Come? Partendo dall’animale. Con circa 20 galline di razze diverse fatte riprodurre per dare vita a nuove galline con determinate caratteristiche per ottenere un prodotto unico. Numerosi sono stati i tentativi per arrivare al risultato: sono state somministrate sei tipi di miscele diverse, ovviamente a base di ingredienti naturali, a sei gruppi di galline e poi sono state analizzate le uova per valutare il colesterolo e il rapporto Omega3 e Omega6. Al di là della sana alimentazione, l’azienda punta a benessere dell’animale: le galline ascoltano Mozart (music therapy) e sono libere di razzolare all’interno degli impianti realizzati per proteggerle da eventuali attacchi da parte di animali selvatici. Ai pollai, inoltre, sono dedicati cicli di pulizia continui che contribuiscono sensibilmente a garantire uno stato di salute ottimale degli animali, ma anche gli spazi aperti rivolti alle galline ad ai cani sono oggetto di una pulizia costante.