Dopo le infuocate polemiche relative ai conti in profondo rosso e le dimissioni di Giorgio Squinzi e di cinque consiglieri del Gruppo 24 Ore, il Consiglio Generale di Confindustria ha presentato la lista dei nomi di coloro che reintegreranno il consiglio d’amministrazione in vista dell’assemblea del 14 novembre.
La Presidenza del Sole 24 Ore andrà a Giorgio Fossa, già presidente di Confindustria dal 1996 al 2000 e presidente del consiglio di amministrazione de Il Sole 24 Ore dal 1995 al 1995. Nel ruolo di amministratore delegato è stato invece confermato Gabriele del Torchio, l’autore dell’opera di pulizia sui conti del gruppo che ha evidenziato una perdita di 49,8 milioni di euro, da sempre favorevole ad un ampio ricambio manageriale ed editoriale. La permanenza di Del Torchio dipenderà però dalle sue condizioni di salute: nel caso in cui il manager decidesse di rinunciare alla guida dell’azienda in uno dei momenti più drammatici della sua storia, il suo posto potrebbe essere preso da Luigi Gubitosi, già direttore generale della Rai.
In base ai nomi contenuti nella lista redatta dal Consiglio Generale di viale dell’Astronomia che verrà proposta in assemblea, nel cda potrebbero essere confermati Luigi Abete, Marcella Panucci, Carlo Robiglio. Cinque le new entry: Giorgio Fossa, Luigi Gubitosi, Nicola Ciniero, Livia Salvini e Fortunato Amarelli.
“Il Consiglio generale di Confindustria – si legge nella nota diramata alla fine della riunione – ha condiviso le linee di azione esposte dal presidente Vincenzo Boccia in merito alla necessità di risanare e rilanciare il Gruppo 24ore Spa riaffermando con forza la rilevanza strategica del quotidiano per l’Associazione”. Inoltre sono stati presentati “i nominativi per reintegrare il consiglio di amministrazione in vista dell’assemblea del Sole 24 Ore Spa del 14 novembre e si è impegnato a valutare l’incisività del piano industriale dell’Azienda editoriale in base al quale definire l’entità delle misure finanziarie che si renderanno necessarie”.
La ricapitalizzazione è un’operazione indispensabile per mettere in sicurezza l’azienda editoriale dopo le pesanti perdite degli ultimi sette anni, sulle quali indaga anche la Procura di Milano. Confindustria ha deciso di nominare un advisor a cui spetterà il compito di avanzare proposte: l’entità della ricapitalizzazione, l’aumento di capitale o il ricorso ad altre forme come ad esempio la conversione dei debiti in azioni e l’ingresso di eventuali nuovi soci.
” Il Consiglio generale – si legge nella nota – ha conferito un ampio mandato al presidente Boccia dichiarandosi disponibile a realizzare, anche con un aumento di capitale, tutte le attività che si renderanno utili a mettere in sicurezza i conti della società editrice mantenendone il pieno controllo”.
Malgrado Confindustria oggi non abbia fatto cenno alla questione, nella comunità finanziaria milanese circola l’indiscrezione secondo cui, Banca Intesa, che ha avuto un ruolo determinante nel favorire la vittoria di Urbano Cairo alla conquista di Rcs, potrebbe decidere di concorrere al salvataggio del Sole 24 Ore, convertendo i suoi crediti in azioni.
Occorre ricordare anche le ripercussioni che la vicenda sta avendo in Borsa: nel corso dell’ultimo mese, il titolo del Sole 24 Ore ha perso il 27,80% del suo valore. La seduta odierna si è invece chiusa con un ribasso del 2,36% a 0,3765, a fronte di una sostanziale parità di Piazza Affari.
Per quanto riguarda, infine, la direzione editoriale del quotidiano – che sarà elemento essenziale del piano di risanamento e rilancio dell’azienda – il Cda uscente e il presidente della Confidustria hanno per ora confermato Roberto Napoletano, nonostante la settimana scorsa il 75% dei redattori del quotidiano economico abbiano votato la sfiducia. Ma si tratta di capire se la conferma è da ritenere temporanea (fino all’assemblea di novembre) o se invece si proietterà oltre la scadenza societaria.