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Sogefi in orbita a Piazza Affari: vende a fondo Usa la divisioni filtri. Analisti entusiasti: “È il punto di svolta”

Pixabay

Titolo Sogefi in orbita a Piazza Affari. Le azioni della società controllata dalla Cir della famiglia De Benedetti non sono riuscite a fare prezzo in avvio e a metà mattinata salgono del 31,22% a 2,69 euro dopo l’annuncio dei conti 2023 e, soprattutto, della vendita della divisione filtri a un fondo americano. In rally anche il titolo della controllante Cir, che guadagna il 6,8% a 0,51 euro per azione. 

I conti 2023 di Sogefi

Sogefi ha chiuso il 2023 con un utile netto di 57,8 milioni, quasi raddoppiato (+95,4%) rispetto al 2022. Crescono anche i ricavi, saliti dell’1,6% a 1,6 miliardi di euro, mentre l’ebit s’impenna del 49,2% a 105,2 milioni. Il free cash flow è stato positivo per 37,9 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto è sceso a 200 milioni. 

Per quanto riguarda il quarto trimestre, i ricavi si sono attestati a 375,3 milioni (-2,4%), l’ebitda è di 47,5 milioni (+11,3%), l’ebit di 16 milioni, mentre l’utile netto è di 12 milioni rispetto al risultato negativo per 3,4 milioni registrato nello stesso periodo dell’esercizio precedente. Il cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,20 euro per azione.

Sogefi vende la divisione filtri e il titolo vola

Ma a spingere il titolo Sogefi è soprattutto l’annuncio dell’accordo di opzione put siglato con il fondo statunitense Pacific Avenue Capital Partners sull’intero capitale di Sogefi Filtration e Sogefi Usa in forza del quale Carta France e Carta Us hanno assunto impegni “unilaterali, incondizionati e irrevocabili” ad acquistare, rispettivamente l’intero capitale sociale di Sogefi Filtration e di Sogefi Usa. La divisione filtrazione, spiega una nota, opererà con il nome di Purflux Group in caso di completamento dell’operazione.

Il corrispettivo dell’affare è basato su un enterprise value pari a 374 milioni di euro, corrispondente a un equity value, da regolarsi interamente in cash, ad oggi stimato in circa 330 milioni. L’enterprise value sottintende un multiplo di 0,65 volte il fatturato 2023 e di 3,6 volte l’ebitda 2023, esercizio in cui la divisione Filtration ha conseguito un risultato ebitda record, in aumento del 24% rispetto al 2022. In base all’equity value stimato, l’operazione darebbe luogo a una plusvalenza di circa 130 milioni. 

Ai sensi dell’accordo di put option, Sogefi ha concesso ai veicoli Carta Us e Carta France un periodo di esclusiva di sei mesi per il completamento dell’operazione.

Intesa: “Per Sogefi un punto di svolta”. E alza il target price 

La notizia è “finalmente un vero punto di svolta per Sogefi”, commentano gli analisti di Intesa Sanpaolo, notando che il prezzo di vendita della divisione è superiore all’intera capitalizzazione della società precedente all’annuncio. Il deal, proseguono gli esperti, “offre alla società l’occasione per rafforzare significativamente la struttura finanziaria, pagare dividendi straordinari, ridurre la complessità del gruppo e concentrarsi sui due business rimanenti ad alto potenziale: Aria e Raffreddamento e Sospensioni”.

 Secondo Intesa, che ha alzato la raccomandazione sul titolo a “buy” da “hold”, inoltre, la vendita dei filtri potrebbe portare a una migliore valorizzazione degli asset rimanenti per una possibile riorganizzazione della struttura azionaria nel futuro. 

L’operazione, sempre secondo Intesa, è finalmente un vero “game changer” per Sogefi, mentre secondo Equità, l’accordo è “molto positivo”. Equita sottolinea tuttavia anche alcuni aspetti negativi, tra i quali il fatto che “i filtri avevano il free cash flow pià elevato” e che “il peso di Stellantis sul fatturato’ ora aumenterà a “oltre il 20%”. “Più volte in passato abbiamo scritto a proposito di scenari di M&A, ma il timing coglie tutti di sorpresa dato che nessuno incorporava una valutazione da operazioni straordinarie”, aggiungono gli esperti.

Infine per Akros la notizia della vendita della divisione filtri è di fondamentale importanza, data la buona valutazione implicita nel deal: di conseguenza alza il target price a 4,3 euro e mantiene la raccomandazione buy sul titolo.

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