Ancora tensioni sui tagli di posti di lavoro in Francia: dopo il caso di Air France, le cui immagini della rivolta dei dipendenti hanno fatto il giro del mondo, stavolta è Société Générale, prima banca transalpina, a finire nell’occhio del ciclone. L’istituto, presieduto da quest’anno dal manager italiano Lorenzo Bini Smaghi, potrebbe infatti annunciare che il piano di ristrutturazione quinquennale prevede la soppressione di 2.000 impieghi nelle proprie filiali da qui al 2020, ossia il 20% circa dell’intera forza lavoro delle agenzie sul territorio nazionale.
Mentre i sindacati sono già sul piede di guerra, la banca non ha al momento confermato il dato, sostenendo che sarà prima concertato con le forze sociali. Resta però il fatto che di recente i licenziamenti stanno subendo un’accelerazione: secondo i sindacati Société Générale è intenzionata a chiudere ben 74 filiali da qui al 2016, sopprimendo in questo modo quasi 150 posti di lavoro: “Si tratta del 60% degli effettivi totali di quelle filiali – spiega il sindacato -, molto di più del 30-50% registrato in passato”.