Il piano del nuovo ceo di Société Générale Slawomir Krupa delude gli investitori e il titolo crolla del 10% alla Borsa di Parigi. Le nuove strategie annunciate dal manager da quattro mesi alla guida della banca francese – dopo 15 anni di mandato di Frédéric Oudéa – hanno deluso gli operatori in più aspetti: obiettivi di redditività e di crescita dei ricavi rivisti al ribasso, mancanza di dettagli sulle cessioni di attività e obiettivo più basso per i rendimenti agli azionisti.
“Rafforzeremo il gruppo dando forma a un modello di business semplificato, intraprendendo al contempo le giuste azioni per rafforzare il capitale e aumentare la flessibilità, migliorare strutturalmente la nostra leva operativa e mantenere la nostra gestione del rischio a un livello di eccellenza”, ha dichiarato l’ad Krupa senza fornire ulteriori dettagli.
Il piano deludente di SocGen
La terza banca francese per capitalizzazione di mercato prevede una crescita media annua dei ricavi tra lo 0% e il 2% nel periodo 2022-26, un cost income da riportare sotto il 60% a fine piano, un ritorno sul capitale tangibile al 2026 tra il 9% e il 10% e la distribuzione di dividendi nel range di 40%-50% dell’utile netto reported. Questi obiettivi sono leggermente inferiori rispetto ai target al 2025 che la banca aveva confermato a febbraio in occasione della presentazione dei risultati dell’ultimo esercizio: in quella occasione il management aveva indicato un cost/income inferiore al 62% nel 2025 e un ritorno sul capitale tangibile intorno al 10%, mentre la quota di distribuzione degli utili agli azionisti era stata indicata al 50%. La banca rosso-nera punta anche a un coefficiente patrimoniale CET1 – una misura chiave della solidità finanziaria – del 13% nel 2026, quasi lo stesso livello del 13,1% dichiarato a fine giugno, tenendo conto dei maggiori requisiti di solvibilità previsti dalle norme di Basilea IV che entreranno in vigore all’inizio del 2025.
Société Générale è impegnata anche nelle questioni ambientali, sociali e di governance (Esg). In particolare, la banca intende ridurre la propria esposizione al settore della produzione di petrolio e gas del 50% entro il 2025 (in precedenza era del 20%) e dell’80% entro il 2030. Ha inoltre annunciato il lancio di un fondo di investimento di transizione da 1 miliardo di euro.
Nonostante non ci siano aggiornamenti sulle possibili vendite di attività non centrali, SocGen ha dichiarato che venderà quattro unità africane e ne riesaminerà una quinta. Inoltre, è aperta alla vendita della sua divisione di equipment finance
Il titolo crolla a Parigi
Poco dopo le 11, le azioni di SocGen perdevano l’9,9% a 23,97 euro per azione. La scorsa settimana le quotazioni del gruppo francese erano arrivate ai massimi dal mese di marzo. Da inizio anno fino alla chiusura di venerdì le quotazioni sono salite del 13% circa a fronte del +14% del Cac40 di Parigi e del +12% dello Stoxx600 del settore bancario.