Tigf potrà essere determinante nello scenario energetico europeo, contribuendo a realizzare la strategia di sviluppo internazionale del gruppo Snam. Lo ha detto il numero uno della società proprietaria della gran parte dei gasdotti italiani, Carlo Malacarne, nel corso di un incontro con gli oltre 300 dipendenti a Pau, in Francia.
Tigf era stata acquistata a fine luglio da un consorzio composto da Snam (45%), Gic (35%) ed Edf (20%). All’appuntamento erano presenti anche il Cfo di Edf, Thomas Piquemal, e il Presidente di GIic Special Investments, Lim Tay Hock.
“Grazie a un modello di business perfettamente integrato con quello di Snam e a una posizione geografica al crocevia dei principali flussi di gas nell’Europa sud-occidentale – scrive la società in una nota –, Tigf rappresenta una piattaforma strategica per l’interconnessione dei mercati iberico e francese con quelli del centro-nord Europa e in prospettiva con l’Italia”.
Tigf opera nel trasporto e nello stoccaggio di gas naturale in 15 dipartimenti nel sud-ovest della Francia. Gestisce una rete di circa 5 mila km di gasdotti che trasportano il 13% dei volumi complessivi di gas del Paese e gestisce il 22% della capacità di stoccaggio attraverso i due siti di Lussagnet e Izaute.