X

Snam, ricavi +10,3% e utili stabili. Venier: con la decisione sui rigassificatori avremo un ruolo di primo piano

Imagoeconomica

Snam chiude i primi 9 mesi del 2022 con ricavi oltre il 10% e utile netto stabile: da una parte conferma guidance e distribuisce dividendo, dall’altra per il futuro vede un suo ruolo di primo piano dopo la decisione sui rigassificatori.

La società di infrastrutture energetiche milanese controllata per un terzo da Cdp, ha chiuso i primi nove mesi del 2022 con ricavi totali (al netto degli energy costs) pari a 2,400 miliardi, in aumento di 224 milioni di euro (+10,3%) rispetto ai primi nove mesi del 2021. Sono cresciuti anche i ricavi dei business della transizione energetica, per un +89,4%, principalmente per lo sviluppo dell’efficienza energetica, in particolare in ambito residenziale. I ricavi regolati, al netto degli energy costs, ammontano a 1.871 milioni di euro, in riduzione di 40 milioni di euro (-2,1%) rispetto ai primi nove mesi del 2021.

Il margine operativo lordo adjusted dei primi nove mesi del 2022 ammonta a 1.706 milioni di euro, sostanzialmente in linea (-0,6%) rispetto al corrispondente valore dei primi nove mesi del 2021. L’utile netto adjusted di gruppo dei primi nove mesi del 2022 è pari a 932 milioni in calo dello 0,6% rispetto al ai primi nove mesi del 2021, “in linea con le attese, per effetto della solidità del business delle infrastrutture gas e della positiva performance delle società partecipate” dice una nota della società.

Il titolo Snam a piazza Affari in tarda mattinata quota 4,66 euro in calo dell’1,48%

Acconto sul dividendo 2022: 0,11 euro per azione

La società sulla base di questi dati ha confermato la guidance sull’utile netto 2022 ad “almeno” 1,13 miliardi di euro e distribuirà un acconto sul dividendo 2022 pari a 0,11 euro per azione, con pagamento a partire dal 25 gennaio 2023. “I risultati dei primi nove mesi del 2022 confermano la solidità del percorso del Gruppo anche in uno scenario incerto. La buona performance di tutto il business in Italia, nonostante la riduzione delle tariffe regolate nelle attività gas, il contributo delle nostre partecipate estere e dei nuovi business legati alla transizione energetica, hanno concorso alla stabilità degli utili e ci consentono di confermare la guidance di Gruppo a fine 2022” ha detto Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam.

Snam ha recentemente ottenuto le autorizzazioni per la messa in funzione delle navi rigassificatrici (Fsru) a Piombino (Livorno) e Ravenna. In questo modo “si concretizza il primo tassello del rimodellamento della sicurezza energetica nazionale” dice ancora Venier, “che dovrà essere presto accompagnato da un potenziamento delle infrastrutture di trasporto e stoccaggio e da un’accelerazione delle iniziative per la transizione, su cui Snam conta di giocare un ruolo di primo piano. Solo così potremo trasformare la crisi attuale in un’opportunità per la costruzione del futuro paradigma energetico” ha detto ancora Venier.

Il ruolo chiave della decisione sui rigassificatori, le dichairazioni di Venier

Gli investimenti tecnici dei primi nove mesi del 2022 ammontano a 883 milioni di euro, in aumento di 17 milioni di euro (+2,0%) e si riferiscono essenzialmente ai settori trasporto (682 milioni di euro; 697 milioni di euro nei primi nove mesi 2021) e stoccaggio di gas naturale (114 milioni di euro; 104 milioni di euro nei primi nove mesi 2021), mentre gli investimenti relativi ai business legati alla transizione energetica hanno raggiunto i 59 milioni di euro.

Snam ha concluso a fine ottobre, la campagna di riempimento di gas naturale negli stoccaggi della controllata Stogit. L’operazione ha permesso di raggiungere il 95,2% di riempimento pari a 11,2 miliardi di metri cubi di gas. Questa riserva di stoccaggio va ad aggiungersi a quella strategica che ammonta circa 4,5 miliardi di metri cubi.

Snam prevede che le mutate condizioni di mercato e lo scenario di tassi e credit spread, “anche se notevolmente deteriorati, abbiano un limitato impatto nella rimanente parte dell’anno”, grazie alle azioni di funding sul mercato dei capitali e all’esercizio di liability management conclusi a inizio 2022, nonché a linee di credito revolving stipulate nel corso del secondo e terzo trimestre 2022.

Domanda del gas vista in calo rispetto al 2021, ma gli impatti non sono rilevanti

“Le stime più recenti sull’evoluzione della domanda di gas naturale in Italia per l’anno in corso prevedono una flessione rispetto al 2021, in particolare per l’effetto dell’aumento dei prezzi energetici nel settore industriale e di temperature sin qui meno rigide, nonché delle misure previste dal ‘Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale'”, sottolinea la nota. “Nonostante la riduzione dei flussi di gas russo in import verso l’Italia, registrata in particolare nel terzo trimestre, non sono previsti impatti rilevanti sui risultati della società per l’anno in corso”, sottolinea ancora Snam.

Related Post