Snam, la società di infrastrutture energetiche con sede centrale a San Donato Milanese, ha lanciato una nuova campagna istituzionale volta a sensibilizzare i cittadini ad un utilizzo consapevole e responsabile dell’energia per garantire la sicurezza energetica del Paese e un futuro sostenibile.
Il titolo della campagna è “Piccoli gesti, grande impatto” e intende promuovere l’adozione di piccoli comportamenti quotidiani nel consumo di gas che permettano ai cittadini di risparmiare, essere più sostenibili e anche contribuire individualmente alla migliore gestione delle riserve energetiche del Paese, ovvero dello “stoccaggio” di gas naturale.
Piccolo gesti che però possono fare la differenza.
Il lancio, diffuso sui principali media nazionali, stampa e digitali, viene effettuato in corrispondenza dei mesi invernali di gennaio e febbraio, periodi statisticamente più freddi che registrano una crescita della domanda alla quale si deve far fronte attingendo in misura elevata agli stoccaggi gas.
Ridurre i consumi di energia
La campagna nasce d’intesa con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e si inserisce nel contesto di regolamenti UE e del Ministero stesso, che hanno disposto una serie di interventi che mirano alla riduzione dei consumi di energia.
Nel piano vi sono misure di contenimento come l’introduzione di limiti di temperature negli ambienti, di ore giornaliere di accensione e di durata del periodo di riscaldamento in funzione delle fasce climatiche del territorio nazionale.
Sul sito di Snam, grazie ad un “contatore” che fornisce la stima della domanda nazionale di gas giornaliera, vengono segnalati i giorni nei quali è ancora più importante ridurre i consumi non indispensabili, applicando alcuni accorgimenti e consigli pratici che fanno parte del decalogo del risparmio energetico realizzato da Renovit, piattaforma italiana per promuovere l’efficienza energetica, controllata da Snam e partecipata da CDP Equity.
Cala la domanda di gas
Nell’ultimo trimestre del 2022, intanto, si è registrato un netto calo della domanda di gas. Da una domanda nel 2021 di 22,5 miliardi di metri cubi si è passati ad un richiesta di 16,6 miliardi, una contrazione rilevante (-5,6 miliardi di metri cubi) che va imputata per più della metà (-3,1 miliardi di metri cubi) al calo della domanda delle reti di distribuzione, che alimentano in prevalenza le utenze civili.
Alla riduzione ha contribuito anche l’effetto del meteo più mite che ha caratterizzato l’ultimo scorcio del 2022.
Confrontando l’intero 2021 emerge un calo della domanda gas complessiva, che scende dai 75,1 miliardi di metri cubi del 2021 ai 67,4 miliardi di metri cubi del 2022.