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Snam, investimenti record per 12,4 miliardi nel piano al 2029. Dividendo a 4% annuo. Guidance 2025 con utile netto a +10%

Venier: “Investiremo 12,4 miliardi di euro per un’infrastruttura paneuropea in grado di gestire molecole tradizionali e decarbonizzate come gas naturale, biometano, idrogeno e CO₂”

Snam, investimenti record per 12,4 miliardi nel piano al 2029. Dividendo a 4% annuo. Guidance 2025 con utile netto a +10%

Nei prossimi 4 anni gli investimenti di Snam saranno i più alti della sua storia. Il Consiglio di Amministrazione della società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, ha approvato il Piano Strategico 2025-2029 proseguendo sulla scia delle iniziative adottate in risposta alla crisi energetica del 2022. Gli investimenti totali sono previsti per 12,4 miliardi di euro (al netto di circa 1 miliardo di euro di finanziamenti pubblici), con un incremento dell’8% rispetto al piano precedente. Al 2029 il RAB (Regulatory Asset Base) è atteso crescere a una media annua del 6,4%, per l’EBITDA adjusted è previsto un aumento medio annuo del 5% e l’utile netto adjusted del 4,5% (4% nel piano precedente). Inoltre il dividendo annuale è previsto in crescita del 4%, (dal 3% minimo del piano precedente) con una payout ratio massima dell’80%. La guidance de 2024 è confermata. Per il 2025 previsto un utile netto in crescita del 10%

“Siamo in un momento cruciale per il settore energetico, in cui le crescenti incertezze e la volatilità dei prezzi richiedono sistemi resilienti in grado di resistere agli shock geopolitici e allo stesso tempo consentire la transizione verso il Net Zero in modo sostenibile per tutti”, ha dichiarato Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam. “Investiremo 12,4 miliardi di euro per un’infrastruttura paneuropea in grado di gestire molecole tradizionali e decarbonizzate come gas naturale, biometano, idrogeno e CO₂, garantendo sicurezza e sostenibilità e soddisfacendo al contempo l’evoluzione della domanda energetica. Realizzeremo la nostra ambition creando valore per tutti gli stakeholder, attraverso due leve strategiche: sostenibilità e innovazione”.

Il titolo a Piazza Affari quota stamane 4,35 euro in rialzo dello 0,88%. Il Ftse Mib guadagna lo 0,24%.

Investimenti in infrastrutture gas e transizione energetica

Il piano si concentra su due ambiti principali: investimenti in infrastrutture gas lungo l’intera catena del valore midstream e investimenti nei business della transizione energetica. Una parte consistente degli investimenti, 10,9 miliardi di euro (rispetto ai 10,3 miliardi di euro del piano precedente), è dedicata allo sviluppo sostenibile delle infrastrutture gas. Gli investimenti nei business della transizione energetica ammontano a 1,5 miliardi di euro (rispetto agli 1,2 miliardi di euro del piano precedente).

Due leve strategiche per creare valore: sostenibilità e innovazione

Snam, che sta guidando l’evoluzione verso un sistema energetico multi-molecola, afferma che due leve strategiche a sostegno del piano sono innovazione e sostenibilità. Sul primo fronte, nel periodo 2025-2029 investirà 338 milioni di euro in iniziative di proven innovation e altri 62 milioni di euro in attività di innovazione esplorativa, mentre nella prima metà del 2025 Snam presenterà il suo primo Innovation Plan.

Sul secondo fronte, spiega che la strategia di sostenibilità adotta un approccio all-round pienamente allineato agli obiettivi aziendali e alle attività operative. In prospettiva, le priorità di Snam si concentrano sull’esecuzione del recente Transition Plan, con una riduzione del 40% delle emissioni Scope 1 e 2 entro il 2030, una riduzione del 30% delle emissioni Scope 3 entro il 2030, il raggiungimento del Net Zero per tutte le emissioni entro il 2050 e il raggiungimento di un impatto netto positivo sulla biodiversità entro il 2027.

Al 2029 crescita prevista dell’EBITDA di Gruppo a circa 3,51 miliardi di euro

Per quanto riguarda gli obiettivi finanziari, nell’orizzonte del Piano, prevede che i seguenti indicatori registrino i tassi di crescita medi annui (CAGR). Il RAB è previsto al 6,4% (rispetto al >6% del precedente piano) grazie a nuovi investimenti, all’effetto dell’inflazione e all’integrazione di asset come Edison Stoccaggio, la FSRU di Ravenna e gli asset CCS. L’EBITDA adjusted al 5,0% (rispetto al 7,4% del precedente piano) grazie soprattutto alla crescita della RAB, a una maggiore efficienza nei costi, alla riduzione del WACC, al deconsolidamento del business del biometano e ai primi contributi della rete CCS.

Tutti questi fattori contribuiranno alla crescita prevista dell’EBITDA di Gruppo a circa 3,51 miliardi di euro al 2029, al netto del business del biometano, con 80 milioni di euro provenienti dalle attività di transizione energetica; utile netto adjusted al 4,5% (rispetto al 4% del precedente piano) grazie all’aumento dell’EBITDA e dei contributi della società partecipate, parzialmente compensato dall’aumento delle spese di ammortamento e finanziarie; indebitamento netto in aumento a circa 21,2 miliardi di euro connesso al piano di investimenti da 12,4 miliardi di euro e al pagamento dei dividendi.

Guidance 2025: utile netto +10%

La guidance 2024 è confermata. Per quanto riguarda il 2025: la RAB tariffaria dovrebbe raggiungere i 25,8 miliardi di euro (in crescita dell’8% rispetto al 2024) grazie ai nuovi investimenti, all’effetto dell’inflazione, all’integrazione di Edison Stoccaggio e alla FSRU di Ravenna; l’EBITDA adjusted dovrebbe raggiungere i 2,85 miliardi di euro (+4% rispetto alla guidance 2024) grazie alla crescita della RAB e ai contributi di Edison Stoccaggio e della FSRU di Ravenna, nonostante un WACC più basso; l’Utile netto adjusted dovrebbe raggiungere 1,35 miliardi di euro (+10% rispetto alla guidance 2024) grazie all’aumento dell’EBITDA e dei contributi delle società partecipate, parzialmente compensato dall’aumento delle spese di ammortamento.

Snam ha deciso di migliorare la politica dei dividendi: confermato un dividendo 2024 di 0,2905 euro, in aumento del 3% rispetto al 2023, ha invece aumentao il dividendo annuale del 4% (contro il 3% minimo del piano precedente) dal 2025 al 2029, con una payout ratio massima dell’80%.

Il dividendo totale del 2024 sarà distribuito nel 2025, con il 40% (0,1162 euro per azione) già pagato come acconto il 22 gennaio 2025 (record date: 21 gennaio 2025; data di stacco: 20 gennaio 2025). Il restante 60% (0,1743 euro per azione) sarà distribuito il 25 giugno 2025 (record date: 24 giugno 2025; data di stacco: 23 giugno 2025), previa approvazione dell’Assemblea degli Azionisti chiamata ad approvare il bilancio 2024.

Nell’orizzonte del piano, il costo medio del debito dovrebbe raggiungere il 2,8%, 20 punti base in più rispetto al piano precedente, riflettendo le condizioni di finanziamento attuali e previste. Si prevede che la percentuale di finanziamenti sostenibili rispetto ai finanziamenti complessivi aumenterà in modo significativo, raggiungendo il 90% entro il 2029, in aumento rispetto al precedente obiettivo dell’85% entro il 2027.

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