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Snam: in Italia 4,7 mld di investimenti

L’utile netto si è attestato a 845 milioni, sopra gli 800 milioni stimati lo scorso giugno dalla società – Il cda ha deliberato di proporre all’assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo pari a 0,21 euro per azione – Nel nuovo piano 2017-2021 investimenti in crescita a 5 miliardi.

Il cda di Snam ha approvato i conti 2016, che vanno letti alla luce della separazione del business della distribuzione gas (Italgas prima era controllata al 100%, dal 7 novembre scorso solo al 13,5%). Tenendo conto delle cosiddette “continuing operations” i ricavi totali hanno raggiunto quota 2,56 miliardi (-2,6%), il mol adjusted 1,987 miliardi (-3,4%) e l’utile netto si è attestato a 845 milioni, sopra gli 800 milioni stimati lo scorso giugno dalla società, mentre il debito netto è a quota 11,056 miliardi.

Per calcolare i profitti, si è ipotizzata una partecipazione in Italgas pari al 13,5% dal primo gennaio 2016. Nel 2015, quando la stessa Italgas era controllata al 100%, l’utile netto si era attestato a 1,238 miliardi.

Il cda ha deliberato di proporre all’assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo pari a 0,21 euro per azione.

“I risultati del 2016 confermano l’efficacia della nostra strategia di crescita, continuiamo a garantire ai nostri soci una crescita profittevole e remunerativa”, ha commentato il Ceo del gruppo, Marco Alverà.

Il Cda di Snam ha approvato anche il nuovo piano 2017-2021, che vede investimenti in crescita a 5 miliardi (+400 milioni dal precedente piano), di cui 4,7 miliardi in Italia, e una crescita media annua della Rab pari all’1%.

L’incremento dell’utile netto è del 4% medio annuo – i profitti 2017 sono stimati a 900 milioni – mentre viene confermata la dividendi policy con crescita annua del 2,5% dal 2016 al 2018 (la cedola dell’anno prossimo viene usata come “riferimento anche per gli anni successivi”).

Inoltre viene introdotto l’interim dividend sulla cedola 2017 con pagamento del 40% a gennaio 2018 e del restante 60% a giugno. Dei 5 miliardi di investimenti, Snam punterà 4,7 miliardi “per sviluppare ulteriormente le infrastrutture gas italiane e le loro interconnessioni con quelle europee” e “ulteriori 270 milioni nel gasdotto Tap”, che arriverà in Puglia.

Infine, il gruppo supporterà “la realizzazione di 300 stazioni di rifornimento di metano per autotrazione in Italia” e l’innovazione e l’adozione di nuove tecnologie per aumentare l’efficienza dei gasdotti”, cui saranno dedicati oltre 200 milioni.

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