Snam ha presentato la semestrale 2017 con utili e ricavi in crescita. Il gruppo ha anche annunciato la conclusione del deal con Edison sul gasdotto Itg e l’ingresso in Adriatica Lng. La Borsa ha apprezzato e il titolo è partito in rialzo a Piazza Affari dove quota sopra i 4 euro alle 9:45 di mercoledì mattina.
Snam ha chiuso il primo semestre del 2017 con un utile netto di 504 milioni, in aumento del 18% rispetto al dato pro forma adjusted dello stesso periodo del 2016 (-4,2% rispetto al dato contabile). I ricavi totali sono cresciuti del 2% a 1,27 miliardi, con utile operativo a 714 milioni (+3,6%). Gli investimenti tecnici sono saliti del 13,6% a 425 milioni. Il free cash flow è a 793 milioni. Nel periodo sono stati immessi nella rete di trasporto 38,08 miliardi di metri cubi di gas (+11,7%), mentre la capacita’ disponibile di stoccaggio è salita del 3,4% a 12,2 miliardi di metri cubi.
“Nel primo semestre 2017 abbiamo conseguito risultati positivi – ha commentato il ceo Marco Alverà – I nostri investimenti sulla rete nazionale proseguono bene, con 109 nuovi cantieri aperti sul territorio, di cui 23 per i progetti più rilevanti. I buoni risultati raggiunti e gli investimenti del periodo – ha aggiunto – confermano l’impegno del gruppo nel garantire agli azionisti una crescita profittevole e remunerativa”.
L’interesse degli investitori si concentra anche sul piano di investimenti in programma nel periodo 2017-2021. Anche e soprattutto perché, come precisa la nota del gruppo, il piano consentirà di completare il reverse flow verso il Nord Europa, un progetto partito sotto la gestione di Carlo Malacarne e teso ad assicurare a Snam un ruolo centrale nei flussi di gas dal Mediterraneo (con i gasdotti da Libia e Algeria) e dal Caspio (con Tap) nella prospettiva di fare dell’Italia un Hub per la sua posizione strategica. Scopo del piano di investimenti, conclude la nota del gruppo, è di “sostenere lo sviluppo delle infrastrutture italiane e la loro interconnessione con quelle europee, rafforzando la sicurezza, la flessibilità e la liquidità dell’intero sistema gas”. Il piano prevede “il potenziamento della rete di trasporto, consentendo anche il completamento della realizzazione di capacità in reverse flow verso gli altri Paesi europei e accogliendo anche nuovi flussi di gas dalla regione del Caspio attraverso il gasdotto Tap”. Proprio a fine mattinata il gruppo ha annunciato la firma di un finanziamento Bei da 310 milioni per investimenti sulla rete italiana. Il finanziamento di 310 milioni di euro sarà a tasso fisso pari a 1,5%, avrà una durata di 20 anni e rientra nella politica di ottimizzazione della struttura finanziaria di Snam, in quanto complementare ai prestiti obbligazionari e bancari e caratterizzato da durate più lunghe a costi competitivi.
(aggiornato alle 13 di mercoledì 26 luglio)