Dal Pc al cellulare, fino alla consolle per i giochi. La corsa all’ “ultimo uscito” sta aprendo spazi crescenti al mercato dell’usato, anche di ultima generazione. Perché non approfittarne? Oggi, avere un device performante ci facilita la vita. Tuttavia, non si tratta di acquisti “banali”: per fare un esempio, uno smartphone di gamma alta ha un costo che si aggira tra gli 800 e i 1300 euro, ma lo stesso vale anche per tablet e PC. Vogliamo cavalcare l’onda dell’”ultimo modello sempre e comunque”? Rassegniamoci a spendere cifre consistenti, con poche giustificazioni in termini di prestazioni. E’ bene infatti sapere che almeno ogni anno viene lanciato un nuovo modello di smartphone, tablet o pc con caratteristiche tecniche spesso simili al precedente ma venduto come un prodotto completamente nuovo. Preferiamo invece un mix più corretto tra razionalità e soddisfazione? Bene. Dopo una spesa comunque consistente ci aspettiamo che il nostro sia un acquisto se non a lungo termine almeno a medio termine, cioè che il nostro device ci accompagni per i prossimi e o anche 5 anni. Purtroppo si tratta di un’aspettativa spesso destinata ad essere disattesa. Potrebbe ad esempio accadere che il nostro device incorra in un malfunzionamento del sistema, e che le spese di riparazione siano così alte da indurci a sostituirlo, anche se sono sempre di più gli shop indipendenti che offrono riparazioni a prezzi più convenienti rispetto ai negozi ufficiali dei colossi hi-tech. Oppure, più banalmente, capita che il nostro fedele compagno tecnologico venga smarrito o ci venga rubato. In tutti i casi per limitare il danno valgono le solite raccomandazioni di buon senso: mantenere costantemente una copia di riserva (backup) dei dati e delle app del nostro dispositivo (per i cellulari ci sono le apposite funzioni automatiche dei sistemi operativi, per i Pc dobbiamo usare le procedure ad hoc); proteggere l’accesso ai nostri dispositivi con password complesse e dunque difficilmente violabili.
Ma veniamo al merito di questo tutorial: la scelta, comunque intelligente se gestita con cura, del dispositivo “rigenerato”, “ricondizionato”, o comunque “garantito”. Perché di questo stiamo parlando, e non del semplice dispositivo usato.
Rigenerati, non usati
Quando parliamo di smartphone, tablet o PC rigenerati non ci riferiamo a banali oggetti di seconda mano, bensì a device che sono stati trattati da tecnici esperti, rimessi a nuovo e sottoposti a numerosi test prima di essere reimmessi sul mercato. Ma la vera differenza rispetto all’usato tradizionale è che questi apparecchi sono venduti con apposita garanzia a tutela del consumatore. Ritornando al nostro esempio, acquistare uno smartphone rigenerato di alta gamma ci farà risparmiare fino al 40% del prezzo di listino.
In ogni caso è bene sottolineare come la maggior parte delle aziende del settore operi quasi esclusivamente online, rendendo quindi necessario conoscere in anticipo quali sono i siti più affidabili e quali no. Allora può essere utile riepilogare brevemente le aziende più sicure dalle quali acquistare.
Dove comprare
Il portale considerato numero 1 in Italia nel settore degli apparecchi ricondizionati è Refurbed. Offre un’ampia gamma di smartphone rigenerati ma non solo: tablet, portatili, PC desktop e monitor sono tra i prodotti ricondizionati in vendita. Le garanzie arrivano fino a 36 mesi ed è inoltre possibile effettuare il reso gratuito entro i 30 giorni dall’acquisto.
Un altro sito che gode di buona reputazione è Trendevice, specializzato in smartphone ( principalmente Iphone, Samsung e Huawei) ma che ha nel suo catalogo tablet, accessori vari (per esempio l’Iwatch) e addirittura console per i videogiochi. In questo caso sono 12 i mesi di garanzia inclusi e 14 i giorni entro cui poter usufruire del reso gratuito. Inoltre, con “Scalapay” è possibile effettuare il pagamento in tre rate senza interessi.
Da segnalare anche Rebuy. Il portale ha nel suo catalogo i prodotti elettronici più disparati ma sono i tablet ad essere il suo punto di forza. Tutti gli apparecchi sono classificati con diversi gradi: come nuovo, molto buono, buono, accettabile. I criteri di classificazione e le conseguenti variazioni di prezzo sono dettate esclusivamente dalla condizione estetica del prodotto. Inoltre Rebuy offre garanzie valide fino a 36 mesi e 21 giorni utili per effettuare il reso gratuito.
Anche Amazon ha una sezione dedicata agli apparecchi ricondizionati. Il prezzo è piuttosto contenuto e i servizi di consegna sono molto efficienti. Spesso chi ci propone il dispositivo è infatti un operatore che ritira partite di dispositivi (pc desktop ma non solo) da aziende che rinnovano a tempi prefissati le proprie dotazioni anche se ancora perfettamente funzionanti, che vengono comunque rimesse a nuovo nell’hardware e aggiornate nel sistema operativo. Con una cifra anche inferiore ai 250 euro ci posiamo assicurare, ad esempio, un Pc ancora validissimo che due o tre anni fa avremmo pagato tre volte tanto. Prima di procedere all’acquisto è comunque consigliabile dare un’occhiata alle recensioni del singolo venditore.
Come verificare le condizioni
Una volta acquistato il nostro device ricondizionato, potremmo voler verificare che esso funzioni correttamente, in tempo utile per esercitare eventualmente il diritto alla restituzione o alla sostituzione.
Per prima cosa dovremmo verificare che lo stato della scocca sia quello prospettato dal venditore. Solitamente infatti è l’azienda alla quale ci rivolgiamo ad avvisare circa la presenza di eventuali segni (per esempio graffi o ammaccature), che si ripercuotono ovviamente sul prezzo. Nel caso in cui trovassimo dei danni che non erano stati segnalati, potremmo usufruire della garanzia e richiederne un altro. La seconda verifica che possiamo fare autonomamente riguarda lo stato della batteria. Per quanto riguarda gli smartphone e i tablet, dobbiamo distinguere tra il sistema iOS e quello Android. A partire dalla versione di iOS 11.3 infatti, è stata inserita una funzionalità nativa all’interno del sistema che permette di verificare lo stato della batteria. Farlo è piuttosto semplice: selezioniamo impostazioni, scorriamo la schermata fino a trovare la dicitura “batteria”, clicchiamo e avremo davanti una schermata che ci mostrerà un grafico raffigurante il livello della batteria nelle ultime 24 ore o negli ultimi 10 giorni. Nella stessa schermata comparirà un’ulteriore voce, lo “stato della batteria”. Con un altro tap avremo a disposizione un valore in percentuale che rappresenta la capacità massima della batteria rispetto al momento in cui lo smartphone è stato acquistato. Al contrario del sistema iOS, Android non offre alcuna funzionalità nativa per verificare lo stato della batteria. Dovremmo quindi rivolgerci ad applicazioni di terze parti se vogliamo verificarne le condizioni. Il Play Store è pieno di app che svolgono questa funzione, ma una in particolare risulta essere pratica ed efficace: Accubattery. Una volta installata l’app, basterà seguire il tutorial per verificare lo stato della batteria attuale. In ogni caso, solitamente le batterie dei device ricondizionati dovrebbero avere una capacità di batteria pari all’80% rispetto a quella iniziale. Se così non fosse, il consiglio è di sfruttare anche qui la garanzia, che copre anche eventuali malfunzionamenti del sistema.