Intesa Sanpaolo, per venire incontro ai nuovi bisogni e esigenze delle persone, ha avviato un nuovo modello organizzativo del lavoro per i dipendenti del Gruppo che operano in Italia.
L’obiettivo è conciliare gli equilibri di vita professionale e lavorativa delle proprie persone e dimostra attenzione al loro benessere, attraverso soluzioni innovative delle modalità lavorative con l’obiettivo di rendere la banca ancora più agile e dinamica, al servizio di una clientela più esigente.
Lavoro flessibile, fino a 120 giorni all’anno di Smart Working
Tra le principali novità, un’evoluzione dello smart working con la possibilità di aumentare su base volontaria il lavoro flessibile da casa fino a 120 giorni all’anno, con un’indennità di buono pasto di 3 euro al giorno, per tener conto anche delle spese sostenute lavorando da casa, e di lavorare 4 giorni a settimana aumentando a 9 le ore giornaliere su base volontaria, a parità di retribuzione, senza obbligo di giorno fisso. Il tutto compatibilmente con le esigenze tecniche, organizzative e produttive della Banca.
Le novità saranno introdotte da gennaio 2023 quando i dipendenti di Intesa Sanpaolo potranno individualmente accedere a queste modalità.
È previsto un periodo di sperimentazione in circa 200 filiali.
Valorizzare i dipendenti
Tramite questi interventi sull’organizzazione lavorativa, Intesa conferma l’importanza della continua valorizzazione dei propri dipendenti tramite la loro crescita e soddisfazione e migliorandone l’esperienza aziendale.
Intesa si è mostrata attenta ai bisogni e alle esigenze dei propri lavoratori. Resta ancora non del tutto risolto il confronto con le Organizzazioni Sindacali.
Intesa Sanpaolo è il primo datore di lavoro privato in Italia con 74 mila persone (96 mila nel mondo).