Così come era accaduto per la pandemia, anche il caro-energia porta a modificare e in alcuni casi migliorare il comportamento di lavoratori e cittadini. Il Sindaco del comune di Milano Beppe Sala, che prevede un aumento dei costi di circa 60 milioni di euro per le bollette e il riscaldamento, ha proposto un piano per contenerli: da una parte migliorando lo smart working, dall’altro migliorando l’illuminazione.
I dipedenti del comune di Milano già ora esperimentano in parte lo smart working per 8 giorni al mese, condiviso da sindacati e Palazzo Marino, ma ora i dipendenti potrebbero mettersi d’accordo per assentarsi dall’edificio della Pa tutti insieme, il venerdì di ogni settimana, in modo da risparmiare gas e elettricità.
Atteso un provvedimento la prossima settimana
Probabilmente verrà preso la prossima settimana un provvedimento – che potrebbe essere una delibera di Giunta – per rendere attuativa da subito questa decisione. Lo strumento non è stato però ancora deciso. Non dovrebbero esserci intoppi, anche i sindacati sono favorevoli. Andrà tuttavia precisato se i venerdì di smart-working rientrano o meno nel pacchetto di giorni già definiti o se si aggiungono.
Milano sta inoltre lavorando per intervenire anche sull’illuminazione
Sala ha introdotto anche un altro punto su cui il capoluogo lombardo sta lavorando, ovvero le luminarie di Natale, che ci saranno tanto che c’è già un bando in corso, ma con qualche attenzione: “Saranno contenute, a led, magari con orari un po’ ridotti. Però penso che le luminarie debbano rimanere”, ha spiegato il sindaco Beppe Sala. In generale a Milano sono i privati ad occuparsene, e non dovrebbero pesare troppo sul bilancio comunale.
Sempre sul fronte dell’illuminazione un’altra ipotesi in campo è quella, in collaborazione con i commercianti, di spegnere prima le vetrine dei negozi.
Mezzi pubblici non saranno fermati – Non c’è il rischio invece che si fermino i mezzi pubblici per il caro energia e un’altra buona notizia per i cittadini è che, almeno quest’anno, non aumenterà il biglietto del trasporto pubblico. Un allarme che nelle scorse ore era arrivato dal sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, anche lui alle prese con il caro bollette e per il quale non ha nascosto la paura di dover intervenire anche sulle corse dei mezzi pubblici.
Ma Milano non è l’unica città a mobilitarsi, da nord a sud i comuni e gli enti locali pensano alle strategie per risparmiare energia che si aggiungono a quelle già prescritte dal governo.
Smart working anche in Regione Lazio – Anche i dipendenti della Regione Lazio continueranno a lavorare in smart working e negli uffici sarà comunque ridotta l’illuminazione, con chiusura anticipata di alcune strutture o di quegli uffici che non hanno contatti con il pubblico e che non forniscono servizi essenziali. C’è poi la diminuzione della temperatura del riscaldamento come già annunciato dal Governo con l’arrivo della stagione invernale.
A Napoli si spengono le luci – A Napoli invece il Comune per far fronte al caro bollette sta ipotizzando di ridurre l’illuminazione degli edifici comunali e di riorganizzarli. Intanto il sindaco, Gaetano Manfredi, ha rinnovato il suo invito al Governo “a sostenere le famiglie e soprattutto i piccoli imprenditori contro il caro energia che sta già creando un danno economico enorme”.
A Palermo non c’è ancora un vero e proprio piano per il risparmio, ma il Comune ha già affidato ad un gruppo di esperti tutte le valutazioni del caso “affinché non si agisca con improvvisazione e panico, talvolta anche a scapito della sicurezza cittadina”, ha commentato il sindaco, Roberto Lagalla.
Nella provincia di Trento si stima già invece a quali risparmi potrebbero portare le misure varate per gli uffici dell’amministrazione e delle società partecipate. Qui tra le altre cose i riscaldamenti verranno spenti anticipatamente il venerdì alle 13 e sarà vietato l’utilizzo di fornelli e apparecchiature elettroniche. Per un risparmio atteso del 20% su una spesa stimata di 25 milioni di euro.