Colpo di scena al Senato: arriva la proroga dello smart working per i lavoratori fragili (sia nel settore privato che nel pubblico) e per i genitori con figli minori di 14 anni (solo nel privato) fino al 30 giugno 2023. Per i genitori con figli under 14 il diritto a richiedere (e ottenere) lo smart working era scaduto a dicembre, mentre per i fragili l’attuale normativa scade il 31 marzo. Arriva in extremis un emendamento al decreto Milleproroghe che prolunga la possibilità del lavoro agile fino a giugno – per queste categorie – anche “in assenza degli accordi individuali” ma “a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione”. Lo prevede un emendamento al Milleproroghe presentato dal Pd, presentato da Antonio Nicita, e approvato all’unanimità nelle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali del Senato.
La legge di Bilancio 2023 aveva prorogato lo smart working per i lavoratori fragili fino al 31 marzo. Fino a poche ore fa sembrava che la proroga dovesse saltare del tutto, per problemi di copertura, ma alla fine i relatori hanno trovato la quadra e concesso tre mesi in più.
Chi sono i lavoratori fragili?
Ma chi sono i lavoratori fragili? “Dipendenti pubblici e privati affetti dalle patologie e condizioni individuate dal decreto del Ministro della Salute di cui all’articolo 17, comma 2, del decreto-legge 221/2021″. Si tratta di quei soggetti “con marcata compromissione della risposta immunitaria”.
Rientrano ad esempio i pazienti che sono stati sottoposti a “trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva”, “trapianto di cellule staminali ematopoietiche” e che sono attualmente in “attesa di trapianto d’organo”. Ma anche quei pazienti con “patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di sei mesi dalla sospensione delle cure” e “sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS)”.
Inoltre, il decreto fa pure menzione di quei pazienti che presentano tre o più patologie tra cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus, diabete mellito, bronco-pneumopatia ostruttiva cronica, epatite cronica e obesità.
Smart working, proroga anche nella Pubblica Amministrazione
Via libera alla proroga fino al 30 giugno della misura che consente ai fragili – nel pubblico – di poter accedere allo smart working pur avendo mansioni non compatibili con il lavoro agile, e che devono essere quindi sostituiti: come gli insegnanti, o gli infermieri. Il Governo ha trovato, sul filo di lana, 16 milioni di euro per finanziare l’estensione del lavoro agile anche per i lavoratori fragili del pubblico impiego.