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Sit spa: i ricavi crescono dell’1,2% nonostante la crisi dei chip. Previsti per intero anno 400 milioni

Enel

Sit spa nel primo trimestre di quest’anno ha registrato ricavi pari a 93,8 milioni, in crescita del 1,2% rispetto allo stesso periodo del 2021, sostenuti più dai prezzi che dai volumi, con una previsione di fatturato a 400 milioni per l’intero anno.

L’Ebitda nel primo trimestre è stato di 14,7 milioni pari al 15,6% dei ricavi, segnando una riduzione del 2,6% rispetto ai 15,1 milioni (16,2% dei ricavi) del primo trimestre 2021.

In particolare, le vendite hanno visto un miglioramento nel settore heating (+7,9%), invece il settore metering in generale ha visto una diminuzione del 22,2% fatta eccezione per quello relativo all’acqua.
La multinazionale, leader nello sviluppo e vendita di Ccontatori digitali e Componenti tecnologiche per caldaie e sistemi di riscaldamento, per il 2022 prevede una crescita delle vendite tra il 4 e il 5% rispetto al 2021 ed una redditività (EBITDA margin) intorno al 13%, “tenendo conto della situazione ad oggi prevedibile”.

“SIT chiude il primo trimestre con ricavi consolidati in crescita nonostante il perdurare del conflitto Russa-Ucraina e la scarsità dei componenti disponibili nelle filiere produttive grazie al grande lavoro di tutti i team aziendali” ha dichiarato Federico de’ Stefani, Presidente e AD di SIT. “Ottima la performance dell’Heating, divisione core del gruppo, in particolare nell’area Asia/Pacifico. La prevista diminuzione dello Smart Gas Metering è stata accentuata, nel mercato domestico, dalla mancanza di disponibilità di alcuni componenti, e dal non ancora incisivo fatturato realizzato sui mercati esteri. Bene il “new business” del Water Metering, che conferma la bontà della nostra strategia di valorizzazione e salvaguardia, tramite tecnologie avanzate e nuove soluzioni, della risorsa acqua. Per il 2022 confermiamo la crescita delle vendite prevedendo per l’anno risultati che portano il Gruppo alla soglia dei 400 milioni di euro di fatturato. A livello di strategia, l’azienda continuerà ad avere come priorità assoluta il servizio ai propri clienti. Per questo scopo il Gruppo potrà continuare ad investire risorse che sosterranno il nuovo footprint produttivo disegnato negli ultimi mesi”.

A metà giornata il titolo quotato all’Euronext a Milano quota in rialzo del’1% a 6,06 euro.

Aumento dei prezzi compensa volumi deboli

L’impatto dei volumi è stato negativo per 0,5 milioni, dice una nota della società, mentre sono i prezzi a offrire il contributo positivo per 1,9 milioni “essendo riusciti a trasferire al mercato l’incremento dei costi di componenti e materie prime”. I costi operativi sono in aumento per 3,2 milioni soprattutto per l’impatto dei costi di logistica e trasporto e gli incrementi dei costi in R&D e produttivi. L’impatto dei cambi è positivo per Euro 1,1 milioni.
L’EBIT del primo trimestre 2022 è pari a 8,0 milioni in diminuzione del 10,1% rispetto agli 8,9 milioni del primo trimestre 2021 (rispettivamente pari al 8,6% e 9,6% dei ricavi).
L’utile netto di periodo è pari a 12,4 milioni (13,2% dei ricavi) contro 7,8 milioni del primo trimestre 2021 che includeva l’impatto positivo di un provento fiscale straordinario di Euro 1,8 milioni derivante dalla Patent Box.
Al netto degli oneri e proventi non ricorrenti l’utile netto adjusted del primo trimestre 2022 è pari a 5,3 milioni contro 7,2 milioni dello stesso periodo 2021 (5,6% e 7,7% dei ricavi rispettivamente).
L’indebitamento netto al 31 marzo scorso è pari a 124,8 milioni in aumento rispetto ai 106,7 milioni di fine 2021 e ai 110,6 del 31 marzo 2021
I proventi finanziari netti sono ammontati a 6,1 milioni per l’effetto positivo derivante dalla variazione di fair value dei warrant emessi dalla società, avente un impatto di 7,1 milioni. Gli oneri finanziari netti adjusted sono pari a 1,1 milioni, 1,1% dei ricavi, in riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (1,2 milioni, 1,3% dei ricavi). Il risultato prima delle imposte è pari a 14,1 milioni (15,0% dei ricavi) contro 7,4 milioni (8,0% dei ricavi) dello stesso periodo 2021.

Cresce il settore dei “controlli”, bene i contatori acqua

Venendo alle principali famiglie di prodotti, si segnala l’incremento dei Controlli meccanici (+10,3% pari a +4,1 milioni), dei Controlli elettronici (+9,3%, 1,3 milioni) e della fumisteria che segna un incremento del 6,6%. In riduzione Ventilatori (-1,9%) per difficolta di approvvigionamento di componenti. 

Il Central Heating, che rappresenta il 58,9% delle vendite divisionali, registra un incremento del 9,0% mentre il Direct Heating (17,1% delle vendite divisionali) segna un incremento del 7,3% per il positivo andamento dei caminetti negli USA e delle applicazioni vendute in Italia.
Le vendite della Divisione Metering ammontano a 16,5 milioni rispetto a 21,3 milioni, in riduzione del 22,2% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

In particolare, le vendite nel settore Smart Gas Metering hanno visto una riduzione del 37,3% rispetto al primo trimestre del 2021 a 10,3 milioni. Fanno eccezione, in questo comparto, le vendite nel Water Metering pari a 6,2 milioni, in crescita del 29,5% rispetto al primo trimestre del 2021.

I prodotti finiti rappresentano il 46,1% del totale mentre le vendite di componenti sono pari al 47,7% del totale.

Vendite in Italia +4,3%, Russia cala del 10,4%, forte l’Asia

Le vendite in Italia registrano un incremento del 4,3% rispetto al primo trimestre 2021, grazie alla forte domanda nel settore del Catering cresciuto di un milione e all’andamento nel Direct Heating che ha segnato un incremento di 0,5 milioni pari al 35%, grazie a stufe a pellet e space heater; nel Central Heating si registra una riduzione di 1,1 milioni pari al 11,0% soprattutto per ritardi nei ventilatori e nell’elettronica.

Nel resto dell’Europa Sit ha registrato un incremento delle vendite di 1,6 milioni pari al 4,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La Turchia, primo mercato di spedizione con il 10,8% delle vendite divisionali, registra un andamento in linea con il primo trimestre 2021, mentre UK, 7,2% delle vendite divisionali, segna una riduzione del 10,1% per ritardi di consegna ai clienti di componenti da parte di altri fornitori.

Il mercato russo, che incide per il 4,1% delle vendite divisionali, ha segnato una riduzione del 10,4% rispetto al primo trimestre 2021.
Le vendite in America registrano un incremento del 8,9% (+2,9% a cambi costanti) grazie alla crescita nei caminetti per 1 milione, pari al 11,1%.
Le vendite dell’area Asia/Pacifico segnano un incremento del 30,6% attestandosi a 7,8 milioni contro 6,0 milioni del primo trimestre 2021. Gli incrementi si registrano in Cina (6,4% della divisione) con un +37,9%, 1,3 milioni per la ripresa del mercato retail nel segmento Central Heating ed in Australia con un incremento di 0,8 milioni pari al +49,5%.

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