SIT Group, azienda leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di componenti per gli apparecchi a gas a uso domestico con sede principale a Padova, è pronta al debutto in Borsa, nel segmento AIM, entro luglio attraverso una SPAC promossa da Attilio Arietti e Giovanni Cavallini.
Ma chi è e che cosa fa esattamente la SIT? Il Gruppo, composto da 8 società produttive localizzate in Italia, Messico, Olanda, Romania e Cina, commercializza i propri prodotti in 69 Paesi con una rete di vendita in gran parte di proprietà ed impiega circa 2.000 persone.
Il fatturato nel 2016 ha superato i 288 milioni di euro (+8,9% rispetto all’esercizio 2015), di cui circa il 70% venduto ed il 43% prodotto al di fuori dell’Italia. L’EBITDA Adjusted 2016 è stato pari a 44,6 milioni di euro (+26,4% rispetto all’esercizio 2015), corrispondente al 15,5% dei ricavi. L’EBIT 2016 ha raggiunto i 23,5 milioni di euro (+94,9% vs. 2015). Dal 2012 il Gruppo ha registrato una crescita media annua del fatturato del 6,6%.
Il Gruppo opera attraverso le due divisioni Heating (componenti e sistemi per il controllo, la regolazione e la sicurezza di apparecchi a gas per uso domestico) e Smart Gas Metering (nuovi contatori intelligenti che comunicano i dati in tempo reale, in grado di misurare il consumo di gas con estrema precisione). SIT annovera tra i suoi clienti importanti player nazionali e internazionali, tra i quali Bosch, Vaillant, Ariston, Baxi, Electrolux, De Longhi Italgas e 2I Rete Gas.
Fondata nel 1953 da Pierluigi e Giancarlo de Stefani, dagli anni ’60 agli anni ’90 l’azienda ha conosciuto un importante sviluppo sui mercati di riferimento, anche internazionali (nel 1997 è stata aperta la filiale di Shanghai). Da fine anni ’90 sono stati realizzate acquisizioni in Olanda e Italia e investimenti in capacità produttiva nel nostro Paese, Olanda, Romania e Cina. Nel 2009 è stata costituita la controllata Metersit (inizialmente in forma di JV), per lo sviluppo dello Smart Gas Metering.
Federico de’ Stefani, Presidente della società e figlio di uno dei fondatori, è azionista di controllo e titolare del 99,62% di SIT S.p.A. tramite SIT Technologies S.p.A. De Stefani ha rilevato le quote dagli altri membri della famiglia tramite una operazione di family buy out realizzata nel 2014. Nel 2016 ha effettuato un aumento di capitale di 14 milioni di euro che sarà seguito nel 2017, nel quadro dell’operazione con Indstars 2, dalla conversione a capitale di 8 milioni di euro di finanziamento soci.
SIT Group è oggi uno dei principali operatori europei e mondiali nel proprio settore. SIT ha importanti quote nei mercati in cui opera ed è leader mondiale in oltre 1/3 del proprio fatturato. L’ampia rete commerciale, la tecnologia all’avanguardia (79 brevetti registrati) e costante innovazione anche in partnership con i principali clienti, gli importanti investimenti in R&S (pari in media a circa il 4% del fatturato annuale) fino al recente ingresso nel settore degli Smart Gas Meters con una tecnologia particolarmente innovativa hanno permesso a SIT di raggiungere questa posizione.
Il progetto di quotazione in Borsa di SIT Group rappresenta un caposaldo del percorso di crescita ed evoluzione del Gruppo. L’azienda intende infatti completare la propria trasformazione da impresa meccanica in azienda compiutamente elettronica, pronta a affrontare e vincere le sfide dell’industria 4.0 sui mercati globali.
La leadership di mercato, la stabile redditività, la capacità di innovare e l’elevato potenziale di crescita interna ed esterna sono tra i principali punti di forza con i quali SIT si propone al mercato finanziario.
La business combination con Industrial Stars of Italy 2 e la quotazione in Borsa
Il 24 febbraio 2017 SIT S.p.A. ha annunciato un accordo di integrazione con Industrial Stars of Italy 2, la Special Purpose Acquisition Company (SPAC) quotata all’Aim e promossa da Attilio Arietti, fondatore e Presidente di Oaklins Arietti, e Giovanni Cavallini, ex Presidente di Interpump. L’accordo prevede la fusione delle due società e la contestuale quotazione di SIT Group sul segmento AIM di Borsa Italiana entro la fine di luglio 2017. La fusione è stata approvata dalle assemblee delle due Società che si sono tenute il 5 maggio. E’ poi previsto un successivo passaggio all’MTA, indicativamente ipotizzato nella prima metà del 2018.
Industrial Stars of Italy 2, dopo Industrial Stars of Italy che ha portato a termine con successo la fusione con LU-VE Group nel 2015, è la seconda (SPAC) promossa da Cavallini ed Arietti. Nel maggio 2016, nell’ambito dell’offerta finalizzata alla sua IPO, Indstars 2 ha raccolto 50,5 milioni di euro da investitori istituzionali italiani ed esteri ed è stata ammessa alle negoziazioni sull’AIM Italia.
L’immissione di nuovi capitali da parte della SPAC e dell’azionista di controllo, il miglioramento della struttura finanziaria e l’importante generazione di cassa apriranno a SIT Group ulteriori opportunità di crescita attraverso linee interne (investimenti in innovazione e produttivi) ed esterne (acquisizioni).
La Business Combination con Indstars 2 determinerà, inoltre, una significativa riduzione degli oneri finanziari a seguito del contestuale rifinanziamento del debito, con un risparmio stimabile in circa 15 milioni di euro (stima calcolata su dati 2016).