Con un messaggio alla nazione inviato alle 3:00 di notte (ora italiana) il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l’inizio dei raid contro la Siria in risposta ai presunti attacchi con gas nervino contro la popolazione. Una pioggia di missili si è abbattuta contro Damasco e altri obiettivi sensibili. Il blitz militare è condotto assieme alla Gran Bretagna e alla Francia: usati sia missili Tomahawk che jet militari. Per ora non si segnalano vittime tra i civili, ma 3 feriti nell’attacco alla base militare di Homs: lo riferisce la tv di Stato siriana. Piccata la risposta della Russia, che annuncia reazioni.
Al momento però non ci sono segnali di queste reazioni, né da Mosca né dalle stesse forze di Damasco: lo affermano fonti delle forze Usa presenti in Siria per combattere l’Isis. I raid, secondo gli analisti, dovrebbero portare a una risposta forte di facciata ma non a contromisure militari; il rischio, invece, è che la rappresaglia venga condotta con armi cibernetiche.
Usa, Gb e Francia hanno lanciato “oltre 100 missili da crociera e aria-terra su obiettivi militari e civili in Siria”. A sostenerlo è il ministero della Difesa russo, mentre quello francese, Florence Parly, ha dichiarato che la Russia “è stata avvertita in anticipo degli attacchi militari congiunti di Usa, Regno Unito e Francia contro la Siria. L’operazione è legittima, limitata e proporzionata“.
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“Gli Stati Uniti e i loro alleati non hanno prove sull’attacco chimico in Siria e sono responsabili per le conseguenze regionali che seguiranno all’attacco deciso senza aspettare che prendessero una posizione gli ispettori dell’Opac”. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Bahram Ghasemi. Ma la Nato da parte sua sostiene l’attacco di Usa, Gran Bretagna e Francia contro i siti di armi chimiche del regime siriano. Lo afferma il segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg in una nota. L’azione “ridurrà la capacità del regime di condurre ulteriori attacchi contro il popolo siriano con armi chimiche”, aggiunge Stoltenberg, ribadendo come sia “inaccettabile” l’utilizzo dei gas.
Il Presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni è stato costantemente informato questa notte degli sviluppi degli attacchi militari in Siria, mantenendosi in contatto con i ministri Esteri e Difesa e con i vertici militari. Nelle prossime ore è prevista una sua dichiarazione presso la Sala dei Galeoni di Palazzo Chigi.