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Sindacato contro mafia: giovani Fim-Cisl nei campi confiscati

E’ in corso a Casal di Principe, in provincia di Caserta, un campo scuola dei giovani della Fim-Cisl su lavoro e legalità nelle terre confiscate alla mafia – I giovani sono impegnati non solo in attività di formazione civica ma nella vendemmia e nella manutenzione dei vigneti – L’iniziativa sarà chiusa mercoledì 6 settembre dal segretario generale dei metalmeccanici della Cisl, Marco Bentivogli

Si è aperto domenica 3 settembre a Casal di Principe (Caserta) il Campo nazionale Giovani della Fim Cisl su legalità e lavoro. Il campo, che si svolge nella terra di don Peppe Diana – il sacerdote ucciso ventitré anni fa dalla camorra perché impegnato nell’educazione alla legalità e nel contrasto al potere criminale – e vedrà la partecipazione di 30 delegati sindacali under 35 provenienti da tutte le regioni italiane.

L’iniziativa si inserisce nel solco dell’impegno che la Fim da anni porta avanti sui temi della legalità, della formazione e della partecipazione civica. Il Campo sarà anche l’occasione per rafforzare il rapporto con la rete associativa impegnata nell’economia civile e in particolare sul territorio dell’agro aversano con il Consorzio NCO (Nuova Cooperazione Organizzata) che si occupa di servizi alla persona e utilizzo dei beni confiscati alla camorra per uso produttivo e sociale.

In quest’ottica, i giovani delegati della Fim saranno impegnati nella vendemmia e nella manutenzione dei vigneti a sostegno di un’attività economica finalizzata a restituire alla comunità locale i beni confiscati alla camorra e a creare lavoro nel rispetto dei diritti dei produttori, dei consumatori e dell’ambiente.

L’iniziativa si chiuderà il 6 settembre a Carinola (Caserta) presso la Cleprin, azienda leader nella produzione di detergenti per uso professionale, in prima linea contro il racket e distrutta da un incendio doloso nel 2015, con l’intervento del Segretario Generale della Fim Cisl Marco Bentivogli.

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