Ci sono record attesi ma non per questo meno significativi. L’impennata della produzione industriale in Giappone in maggio, comunicata questa mattina, è la più forte dal 1953. Ed era attesa perché si tratta di un rimbalzo dopo il crollo seguito alla tsunami di marzo. Tuttavia, il recupero – che segue quello più modesto di aprile – ha ritracciato meno della metà della fortissima caduta registrata a marzo, talché sull’anno c’è ancora una perdita del 7% circa. La risalita è quindi lenta e gli effetti sulle catene di offerta mondiali – dall’Europa all’America molte industrie hanno bisogno di componenti giapponesi – continuano a pesare. Le proiezioni del Meti danno ancora un forte recupero a giugno e luglio, ma anche tenendo conto di queste stime – che nel recente passato si sono rivelate ottimistiche – a luglio la produzione industriale giapponese si situerà ancora sotto al livello pre-tsunami di circa il 3 per cento. Fortunatamente nel resto dell’Asia le cose vanno meglio. Questa mattina, per esempio, la produzione industriale di maggio in Vietnam, ha fatto registrare un record storico, con un 12.7% di aumento sull’anno.
http://www.bloomberg.com/news/2011-06-28/japan-s-industrial-output-rises-5-7-as-companies-recover-from-earthquake.html
http://www.meti.go.jp/english/statistics/tyo/iip/index.html
http://vietnamnews.vnagency.com.vn/Economy/212789/Industrial-output-hits-record-high.html