Simest, società del gruppo Cdp controllata da Sace, annuncia una serie di novità sul fronte dei finanziamenti per l’internazionalizzazione erogati attraverso un fondo pubblico gestito per conto del ministero degli Esteri. Da oggi le imprese che richiedono un credito finalizzato ad accedere e a competere sui mercati internazionali possono ottenere il 50% della somma a fondo perduto, vale a dire senza obbligo di restituzione.
La nuova agevolazione è stata resa possibile dal via libera ottenuto di recente dalla Commissione Europea che estende temporalmente questo vantaggio fino alla fine del 2020, con un limite di 800 mila euro complessivi di componente di aiuto.
La misura del fondo perduto al 50% è l’ultimo passaggio del processo di potenziamento dei finanziamenti per l’internazionalizzazione, che ha preso il via nel culmine della pandemia da Covid19 e che ha previsto un ampliamento degli strumenti Simest in termini di risorse e raggio d’azione.
Nel dettaglio, è stata quadruplicata la disponibilità del fondo, eliminato per il 2020 l’obbligo di presentare garanzie; sono stati inoltre innalzati gli importi massimi, mentre la gamma di spese finanziabili è stata estesa, così come la platea delle imprese che possono accedervi. Infine, l’operatività dei finanziamenti è stata allargata anche a progetti di internazionalizzazione in Paesi dell’Unione Europea.