La finale della più importante coppa europea sarà un derby. E’ la prima volta che accade nella storia del calcio e il merito è dell’Atletico Madrid, che volerà a Lisbona per giocare l’ultimo atto di questa Champions League contro i cugini del Real. Ieri sera i Colchoneros hanno sbancato lo Stamford Bridge con una partita pressoché perfetta, battendo 3-1 il Chalesea di Mourinho, che pure sembrava favorito dopo lo 0-0 dell’andata.
La partita, in effetti, era cominciata bene per i Blues, passati in vantaggio con un tiro deviato dell’ex Fernando Torres, che dopo la rete non solo ha evitato di esultare, ma si è addirittura scusato alzando le mani, in segno di rispetto verso la squadra che lo ha lanciato nel mondo del calcio.
La gioia del pubblico di Londra però dura poco. Con una reazione da grandissima squadra, l’Atletico prima trova il pareggio con Adrian, poi passa in vantaggio con un rigore di Diego Costa – fischiato da Rizzoli per un fallo netto e assai ingenuo di Eto’o -, infine chiude i conti con una zampata di Arda Turan al termine dell’ennesima azione da manuale iniziata dai piedi ispiratissimi di Tiago.
Per Simeone è un trionfo sotto ogni punto di vista: i suoi ragazzi sono stati superiori al Chelsea nella tattica, nella corsa, nella solidità difensiva e nell’efficacia in attacco. Mourinho, invece, si ferma per il quarto anno consecutivo in semifinale di Champions League. E per lui si prospetta un’annata da “zeru tituli”.