Clamoroso dietrofront del governo sulla tassa sul tabacco che attraverso un aumento dei pacchetti di sigarette avrebbe dovuto finanziare un fondo per i farmaci innovativi oncologici e le cure palliative. La misura era molto attesa dalla comunità scientifica ed era stata approvata all’unanimità con un emendamento della Commissione Sanità del Senato: oggi è stata bocciata proprio a causa dell’espresso parere negativo del Governo.
La tassa di “scopo” doveva essere di 1 centesimo a sigaretta, con un aumento dunque di almeno 20 centesimi in teoria, che però diventavano di fatto di mezzo euro in virtù del meccanismo fiscale, per il consumatore su ogni pacchetto in vendita. Un aumento forse giudicato troppo corposo, visto che già nella manovrina di giugno il costo del tabacco era aumentato. Al momento l’Esecutivo non ha commentato la scelta, ma uno dei fattori a rischio, con un aumento che in proporzione sarebbe risultato molto maggiore di quelli solitamente applicati (di circa 10-20 centesimi per volta), era considerato il possibile favoreggiamento del contrabbando. Il che avrebbe messo in serio dubbio l’eventuale extra-gettito da 600 milioni stimati, da destinare appunto ai farmaci e alle cure palliative contro i tumori, soprattutto in ambito pediatrico.
“Sono scioccata da questa notizia e sono delusa che il Governo abbia fatto ritirare l’emendamento votato da tutti i membri della Commissione Sanità del Senato”, ha commentato Anna Maria Mancuso, Presidente di Salute Donna onlus in rappresentanza delle associazioni pazienti oncologici che aveva appoggiato e promosso l’emendamento. “Abbiamo perso però solo il primo round, perché la battaglia continua”.
Disappunto anche da parte dei medici intervenuti a Roma al Forum istituzionale del progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”. “La tassa sul fumo è una tassa legittima, etica e utile per trovare risorse per curare il cancro”, ha commentato Marco Vignetti, Ricercatore al dipartimento di Ematologia dell’università Sapienza Università di Roma e Vicepresidente AIL (Associazione Italiane Leucemie). “L’emendamento costituiva un atto maturo ma anche una presa di coscienza del fatto che il tabagismo provoca il cancro”.
“Un aumento del costo del tabacco si sarebbe potuto tradurre in un ridotto utilizzo delle sigarette”, ha rinforzato dichiara Salvatore Palazzo, Direttore U.O.C. Oncologia Medica Ospedale di Cosenza. “Per i pazienti è una brutta notizia perché non ci sono abbastanza risorse e questa decisione può anche accrescere la mancanza di fiducia nella politica da parte loro e dei loro familiari”.
“L’Italia è uno dei Paesi industrializzati dove il fumo di sigarette viene tassato meno ed è un grosso errore perché è stato dimostrato che aumentando il prezzo il consumo si riduce”, ha invece detto Ruggero De Maria, Direttore Istituto Patologia Generale Università Cattolica di Roma e Presidente di Alleanza Contro il Cancro.
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Il fumo è la più stupida mortale e costosa trappola che l'uomo si sia mai costruito! Inoltre ha un vantaggio inestimabile: prima o poi porta ad un infarto cardiaco che abbrevia la vita del fumatore tanto da risparmiargli di morire di cancro ai polmoni! Smettere di fumare è la più saggia ed intelligente delle decisioni che una persona possa prendere per se stessa e per gli altri, se non sai come farlo inizia da qui:
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