Il Pd crolla alle elezioni siciliane, dove a contendersi la poltrona da governatore sono il candidato del centrodestra, Nello Musumeci, e quello del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri. Lo spoglio è ancora lontano dalla conclusione, ma ha già prodotto una conseguenza politica: Luigi Di Maio, leader del M5S, ha cancellato il dibattito in programma con il segretario Dem Matteo Renzi.
“Avevo chiesto il confronto con Renzi qualche giorno fa, quando lui era il candidato premier di quella parte politica – ha scritto Di Maio su Facebook – Il terremoto del voto in Sicilia ha completamente cambiato questa prospettiva. Mi confronterò con la persona che sarà indicata come candidato premier da quel partito o quella coalizione. Il Pd è politicamente defunto. Il nostro competitor non è più Renzi o il Pd. A breve ci sarà una direzione del Pd dove il suo ruolo sarà messo in discussione”.
Non si è fatta attendere la reazione del presidente del Pd, Matteo Orfini, arrivata via Twitter:
Spero che Floris mantenga il confronto. Al limite con una sedia vuota. Tanto non si noterà granché la differenza
— orfini (@orfini) 6 novembre 2017
La quarta proiezione Piepoli per la Rai – su una copertura del 18% – conferma nella sostanza le previsioni degli exit poll: Musumeci è in testa con il 36% delle preferenze (la coalizione che lo sostiene è però al 38,6), mentre Cancelleri viaggia al 34% (con M5S al 27,2%). Il candidato del Pd Fabrizio Micari non va oltre il 19,5% (la colazione che lo sostiene 25,9%), mentre Claudio Fava si conferma al 9% e la Lista i Cento Passi al 7,3%.
Lo scrutinio procede al rilento: 511 sezioni su 5.300: Musumeci ha finora ottenuto il 40,10%, Cancelleri il 34,8%, Micari il 18,4% e Fava il 6,1%.