Il Milan si avvicina a Diego Lopez. Trovato senza troppi problemi l’accordo con il Real Madrid (Florentino Perez lo lascerà libero senza indennizzo) Adriano Galliani è al lavoro con l’entourage del portiere. Le parti si stanno avvicinando sensibilmente e l’accordo (triennale da 2,5 milioni a stagione) non è poi così lontano. Ad ogni modo l’incontro decisivo ci sarà solo nel weekend quando l’ad vedrà il procuratore dello spagnolo. Non sono da escludere sorprese ma il matrimonio tra il Milan e Diego Lopez è davvero dietro l’angolo. Ufficiale invece la cessione di Robinho al Santos: la firma è arrivata ieri pomeriggio e così il brasiliano, dopo quattro stagioni in rossonero (di cui almeno due da indesiderato) è tornato in patria. Ora Galliani può davvero dare l’assalto al tanto agognato esterno offensivo. I nomi sono ormai due: Cerci e Taarabt. E’ il primo il vero sogno di Inzaghi ma il Milan deve fare i conti con l’Atletico Madrid, pronto a versare nelle casse del Torino 15 milioni più bonus. Galliani può però vantare degli ottimi rapporti con Cairo, oltre che una preferenza di massima del giocatore. Sullo sfondo resta anche Taarabt, meno gradito all’allenatore (non è un mancino) ma decisamente più economico.
Qualche piccolo intoppo burocratico per Medel (manca un fax da Cardiff), tutto ufficiale invece per Osvaldo. “E’ un onore arrivare in una squadra come l’Inter – ha spiegato l’attaccante in conferenza stampa. – Non vedo l’ora di ricominciare, il gruppo ha tanta fame e io pure. Non mi pongo obiettivi di gol ma l’eredità di Milito sarebbe un onore e un peso, posso prendere ad esempio quello che ha fatto lui. Io testa calda? Non nego di avere un carattere particolare ma tante cose vengono ingigantite: dite sempre che non sono la persona giusta, poi però se uno mi conosce davvero cambia idea”. Mazzarri può dunque lavorare con la squadra quasi al completo, ora non resta che sfoltire la rosa per finire il mercato. In attesa di novità c’è soprattutto Rolando, chiesto esplicitamente dal tecnico come ultimo rinforzo per la difesa. Non appena si sbloccheranno le cessioni di Campagnaro (Sampdoria o Genoa) e Silvestre (Palermo), Ausilio sbloccherà il trasferimento con il Porto. Infine occhio a Dani Alves: da Milano nessuna conferma ma da Barcellona, complici alcune dichiarazioni sibilline di Luis Enrique (“è un nostro giocatore, per ora…”) spingono molto sulla pista nerazzurra.
Nulla da segnalare sul fronte Juventus. I bianconeri sembrano sempre più certi della permanenza di Vidal e puntano solo a rifinire la rosa con un difensore centrale e un attaccante. Quest’ultimo, con ogni probabilità, non sarà Ibrahimovic, almeno non ora. Il caso, nato da alcune rivelazioni di un ex tecnico di Zlatan (“mi ha detto che vorrebbe tornare alla Juve”) si è già sgonfiato. Ragioni anagrafiche (Ibra compierà 32 anni a ottobre) ma anche, se non soprattutto, economiche: il mega stipendio da 15 milioni a stagione non è esattamente alla portata di Corso Galileo Ferraris.