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Shanghai frena il rimbalzo delle Borse europee

Il rimbalzo c’è, ma è frenato dall’ennesimo crollo della Borsa cinese. Dopo una prima settimana del 2016 da incubo, oggi a un’ora dall’apertura Piazza Affari guadagna l’1,1%, davanti a Parigi (+0,75), Francoforte (+0,6%) e Londra (+0,1%).

In precedenza, a causa della pubblicazione di nuovi dati macroeconomici poco brillanti durante il week-end, l’indice composito della Borsa di Shanghai aveva chiuso la seduta in calo del 5,3%, lasciando sul campo 169,71 punti, a 3.016,70 punti.

La Borsa di Hong Kong ha chiuso la seduta in ribasso del 2,8%, anche in questo caso sulla scia delle preoccupazioni per l’economia. L’indice composito Hang Seng ha perso 565,21 punti e si è attestato a 19.888,5 punti.

Perdite più contenute per Tokyo, dove l’indice Nikkei ha terminato la seduta in calo dello 0,39%, a 17.697,96 punti, il livello più basso da ottobre 2015, lasciando sul terreno 1.300 punti da lunedì, primo giorno di contrattazioni del 2016. Il più ampio indice Topix ha perso lo 0,73%, a 1.447,32 punti.

Quanto ai singoli titoli del Ftse Mib, stamane si mette in luce Saipem (+3%) grazie alla prospettiva di svolgere ruolo nel progetto Nord Stream, il gasdotto che collega Russia e Germania, dopo i colloqui avvenuti tra il premier italiano Matteo Renzi e il leader russo Vladimir Putin.

In recupero i bancari e Telecom (+1,3%). Cerca il riscatto Fiat Chrysler (+0,7%) dopo una apertura a -1,3%, mentre Ferrari resta sotto pressione e rompe la soglia dei 40 euro (-2,3% a 39,61 dollari).

Petrolio vicino alla soglia dei 32 dollari al barile: il Wti cede il 2,5% a 32,32 dollari nel contratto febbraio.

Il cambio euro/dollaro scende da 1,0922 a 1,0889. Euro/yen a 128,03 da 128,12. Dollaro/yen a 117,53 da 117,26.

Lo spread Btp-Bund viaggia in leggero rialzo, a 102 punti base. 

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Categories: Finanza e Mercati