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Sette secoli di “Assicurazione”: polizze e altri documenti inediti in mostra a Parma

Manifesto della compagnia italiana L'Ancora, ca. 1910

L’esposizione presenta 280 pezzi, tra cui 94 manifesti di compagnie italiane e straniere dalla seconda metà dell’Ottocento agli anni ’70 del Novecento, 120 targhe incendio prodotte tra Ottocento e Novecento. E 40 preziosi testi antichi, tra cui il manoscritto quattrocentesco di San Bernardino, e 26 polizze assicurative dalla metà del Trecento al Novecento.

Il materiale proviene interamente dalla Fondazione Mansutti di Milano, che conserva una collezione specialistica, unica al mondo, sulla storia dell’assicurazione.

Il percorso espositivo vede due parti :

1. Analisi dello sviluppo dell’assicurazione, fenomeno socio-economico nato in Italia a metà del Trecento, grazie all’intuizione di mercanti fiorentini e genovesi che portò alla creazione del “contratto assicurativo”. La mostra si apre proprio con la polizza di assicurazione più antica pervenuta, stilata da un notaio genovese il 18 febbraio 1343, proveniente dall’Archivio di Stato di Genova.

Il documento è proveniente dall’Archivio di Stato di Genova. Nel XIV secolo, il ceto mercantile aveva raggiunto una notevole potenza economica e politica, fino ad allora sconosciuta. Gli scambi commerciali marittimi con l’Estremo Oriente si erano sviluppati a tal punto da ritenere indispensabile trovare il modo di contenere i rischi per non annullare il guadagno ottenuto con viaggi tanto avventurosi. Con il “contratto assicurativo” si trasferiva il rischio della perdita di un carico o della stessa nave ad altri che fossero disposti a prenderlo su di sé al fine di ottenere, a loro volta, un’analoga copertura per le loro spedizioni. Questa pratica si diffuse per tutto il Quattrocento, tanto da diventare vitale per il commercio.

Manifesto della compagnia italiana L’Ancora, ca. 1910

2. L’evoluzione stilistica della grafica pubblicitaria assicurativa, attraverso manifesti, stampati nell’arco di oltre un secolo, dalla seconda metà dell’Ottocento alla prima metà del secolo scorso. Le compagnie assicurative non rimasero indifferenti a questa nuova forma di comunicazione pubblicitaria al punto che incaricarono alcuni dei più famosi artisti dell’epoca di reclamizzare i loro prodotti. La mostra propone una inedita selezione di manifesti, creati da cartellonisti e artisti di talento e fama, quali Umberto Boccioni, Adolf Hohenstein, Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovitz, Federico Seneca, Erberto Carboni e molti altri.

Polizza del 1942 emessa dalla compagnia boema Slavia con il frontespizio inciso dall’artista Alfons Mucha

Raro e altrettanto interessante, il manoscritto in pergamena originale di San Bernardino da Siena del 1470, De contractibus et usuris.

De contractibus et usuris di S. Bernardino da Siena, manoscritto membranaceo della seconda metà del XV sec.

Nel documento, pur riconoscendo l’importanza dei commerci e la legittimità del guadagno, si cercava di definire i confini tra la liceità dell’assicurazione e i pericoli dell’usura a essa connessi.

Polizza (fronte) emessa nel 1951 dalla compagnia cubana El Globo con cui Ernest Hemingway aveva assicurato contro l’incendio e i cicloni la sua casa all’Havana, acquistata nel 1939 per 12.500 dollari e denominata Finca La Vigìa

Non mancano le curiosità tra queste, la polizza che Ernest Hemingway stipulò contro l’incendio e i cicloni, per la sua casa cubana all’Havana, denominata Finca La Vigìa, acquistata nel 1939 per 12.500 dollari, dove scrisse due capolavori della letteratura del Novecento come Per chi suona la campana Il vecchio e il mare. O ancora quella che Marilyn Monroe stipulò contro il rischio d’incidenti automobilistici pochi mesi prima della sua morte.

olizza emessa nel 1962 dalla compagnia americana The Travelers a copertura dei danni arrecati a terzi, persone o cose, dall’uso di qualsiasi tipo di autovettura presa a noleggio dall’attrice Marilyn Monroe

Altrettanto interessante la polizza sulla vita sottoscritta nel 1959 da Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI, proclamato Santo l’anno scorso, con cui la compagnia, in caso di morte del Cardinale in qualsiasi epoca dovesse avvenire, si impegnava a pagare agli eredi il capitale di un milione di Lire.

Polizza della compagnia italiana Fondiaria Vita emessa nel 1959 a favore del Cardinale G.B. Montini, futuro Papa Paolo VI

La rassegna si chiude con uno spazio dedicato al futuro dell’assicurazione e con un omaggio dell’artista Ugo Nespolo al matematico Jacob Bernoulli e alla legge dei grandi numeri.

Accompagna la mostra il volume “I manifesti e l’assicurazione. Cento anni di pubblicità” (Silvana editoriale) illustrato da 130 manifesti della Fondazione Mansutti con in copertina la fantastica immagine del 1924 realizzata dal parmigiano Erberto Carboni per la Compagnia Cremonese.

Frontespizio del primo trattato a stampa sulle assicurazioni del portoghese Pietro Santerna, Venezia, 1552

L’esposizione che è stata inserita tra le iniziative di Parma 2020 – Capitale Italiana della Cultura, curata da Marina Bonomelli e Claudia Di Battista, è organizzata da Fondazione Mansutti in collaborazione con Fondazione Monteparma e Università di Parma (DSEA – Dipartimento Scienze Economiche e Aziendali), col patrocinio del Comune di Parma e della Regione Emilia Romagna e con il sostegno di primari operatori e intermediari assicurativi.

Targa-incendio spagnola in ceramica, sec. XIX

Fondazione Monteparma ha accolto con entusiasmo l’invito del locale Ateneo ad aprire le porte di APE Parma Museo al mondo delle assicurazioni, realizzando un’esposizione di grande interesse, tanto sul versante storico e dell’attualità, quanto su quello artistico e della comunicazione pubblicitaria. Presentando diverse chiavi di lettura, la mostra si rivolge sia a chi segue i temi della storia e dell’economia – per studio, lavoro o interesse personale – sia al grande pubblico.

Fondazione Mansutti si prefigge di diffondere la conoscenza del fenomeno assicurativo illustrando la storia delle sue nobili radici e mettendo a disposizione del pubblico raccolte archivistiche e museali che ne documentano l’evoluzione.

Manifesto di U. Boccioni per la compagnia svizzera Helvetia, Milano, ca. 1914

OND’EVITAR TEGOLE IN TESTA! Sette secoli di assicurazione
APE PARMA MUSEO (Parma, Via Farini, 32/a)
Fino al 15 gennaio 2020
Orari
: dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 17.30

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