Il campionato di Serie A comincia sabato 24 agosto, con l’anticipo Parma-Juventus. Milioni di tifosi attendono questo momento per porre fine all’astinenza forzata da calcio cui tradizionalmente sono condannati nel periodo estivo, in assenza di Europei o Mondiali.
Mentre gli allenatori rifiniscono gli aspetti tecnico-tattici delle partite e i dirigenti provano a realizzare in extremis un colpo di mercato dell’ultimo minuto, importanti movimenti si registrano tra le aziende chiamate a trasmettere i match di campionato in tv o in streaming.
Al centro di tutto c’è Dazn, la piattaforma del gruppo Perform che l’anno scorso è riuscita ad acquisire i diritti su 3 partite del campionato di Serie A – l’anticipo del sabato sera, il match delle 12:30 e uno delle 15:00 della domenica – oltre ai match della Liga spagnola, della Ligue1 francese, dell’Eredivisie olandese, della Mls americana, della Chinese Super League e della JLeague giapponese, della Copa Libertadores e di altri tornei ed eventi sportivi internazionali.
Di pochi giorni fa la notizia che Sky, che nell’ultimo bando ha conquistato il diritto di trasmettere 7 delle 10 partite in programma del massimo campionato italiano, vorrebbe poter offrire ai suoi abbonati l’intero pacchetto delle partite di A: 10 su 10. Per questo sta cercando di stringere un accordo in extremis che prevede la creazione di un canale lineare che contenga il meglio della programmazione sportiva di Dazn.
Le 3 partite di Serie A in capo alla piattaforma streaming però non farebbero gola solo a Sky. Secondo un’indiscrezione pubblicata dal Sole 24 Ore, in parallelo si starebbe sviluppando una trattativa tra Dazn e TimVision per la distribuzione dei contenuti della prima sulla piattaforma della seconda. Non a caso a Piazza Affari il titolo Tim guadagna l’1% – dopo aver toccato un massimo di +1,5% – realizzando una delle migliori performance di giornata sul Ftse Mib. L’ipotesi insomma, piace agli investitori, mentre a poco più di 24 ore dal suo debutto, i tifosi attendono di capire dove potranno guardare il campionato di Serie A.
In questo contesto occorre tenere in considerazione anche che Tim a inizio agosto ha firmato un accordo con Sky che consente alla piattaforma della società guidata da Luigi Gubitosi di accedere ai contenuti della Serie A di Sky (a partire dalle altre sette partite non trasmesse da Dazn). Gli analisti di Equita affermano che “il modello di business sotteso dagli accordi, così come la durata degli stessi, non è noto, ma dovrebbe prevedere un revenue sharing, senza minimi garantiti per Telecom. In questo modo, la proposta commerciale di Telecom dovrebbe risultare appetibile senza caricare il gruppo di eccessivi costi upfront per l’accesso ai contenuti”.
Lo scopo di Timvision, attraverso questi distinti accordi, sarebbe quello di lanciare un’offerta pay complessiva contenente tutte le partite di Serie A.
In virtù delle manovre citate, i tifosi si pongono un’unica domanda: “Dove potremo guardare la serie A?” Purtroppo al momento non c’è una risposta definitiva. A meno di clamorosi colpi di scena in arrivo nelle prossime ore, per le prime due partite di campionato non cambierà nulla. Le novità potrebbero invece arrivare dopo la sosta in programma a settembre per le qualificazioni agli Europei di Calcio. A quel punto si scoprirà se Sky e TimVision avranno fatto il colpaccio riuscendo ad agguantare l’intero pacchetto di partite della Serie A e soprattutto a che prezzo. Non rimane che attendere.