Doveva essere la partita scudetto, invece sarà una semplice passerella. Roma-Juventus non conta più nulla, se non per l’onore. I giallorossi infatti, pur avendo fatto un campionato di altissimo livello, si trovano a meno 11 dalla Signora e tenteranno di ridurre il gap davanti ai propri tifosi. I campioni d’Italia però non si travestiranno da vittime sacrificali: in gioco c’è il record dei 100 punti, obiettivo a cui Corso Galileo Ferraris tiene tantissimo. Insomma, anche se senza titolo in palio Roma-Juve resta una sfida tutta da gustare.
“Sarà l’ultima partita all’Olimpico di una stagione straordinaria – il pensiero di Garcia. – Voglio mettere in campo la squadra migliore e giocarmela al 100%. Il nostro campionato in casa deve finire con una festa, lo stadio sarà pieno e noi cercheremo la vittoria”. Sulla carta insomma la Roma sembrerebbe avere una marcia in più, ma anche la Juve, come detto in precedenza, si presenta nella Capitale con le giuste motivazioni. Certo, in casa bianconera il clima potrebbe essere più sereno visto lo scudetto appena conquistato, invece tiene banco il caso Conte.
L’incontro con Agnelli e Marotta, inizialmente previsto per venerdì, è stato rimandato a dopo la partita, ma qualche rumor filtra lo stesso e le notizie non sono esattamente positive. Conte, che ieri ha disertato la conferenza stampa per dare spazio al suo staff, appare stanco, scarico, quasi svuotato. Normale per un tecnico che vive di calcio a 360° e che ha appena vinto il terzo titolo di fila, ma non il massimo per chi deve impostare la nuova stagione. Conte vorrebbe rivoluzionare la squadra, sia dal punto di vista tattico (l’idea è di passare al 4-3-3) che negli uomini, ma soprattutto capire quali possono essere i reali margini di miglioramento.
Rivincere nuovamente in Italia sarà difficilissimo, ancor più fare il tanto agognato salto di qualità europeo. E poi la società, pur contentissima del lavoro del tecnico, non ha le possibilità economiche per venirgli incontro, se non con una cessione eccellente. Insomma, il futuro di Conte sulla panchina della Juventus è tutt’altro che sicuro e anzi prende sempre più piede l’ipotesi di un anno sabbatico, rigenerante, in attesa della panchina giusta.
A questo però si penserà solo da domani perché oggi è tempo di campo. Garcia schiererà la sua Roma con il consueto 4-3-3 con la sola novità Skorupski in porta (De Sanctis ha un problema fisico). Per il resto tutto confermato con Maicon, Benatia, Castan e Torosidis in difesa, Pjanic, De Rossi e Nainggolan a centrocampo, Gervinho, Totti e il rientrante Destro in attacco. Conte risponderà con il 3-5-2 d’ordinanza con Buffon in porta, Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Padoin e Asamoah a centrocampo, Tevez e Llorente in attacco. Si gioca alle 17.45, orario insolito deciso dal prefetto di Roma per gestire meglio l’ordine pubblico. Perché dopo la nottataccia di Coppa Italia, la Capitale non vuole più fare brutte figure.