L’Inter esce allo scoperto. Lo fa vincendo a Bologna con un secco 1-3, che vale il settimo successo consecutivo tra campionato e Europa League, l’ottavo in trasferta. Numeri che parlano da soli e che raccontano di una squadra capace di compattarsi e di macinare punti su punti. La vittoria di Bologna poi è ancor più preziosa, perché arrivata attraverso un discreto gioco e, soprattutto, senza Cassano. Il barese, fin qui catalizzatore assoluto di meriti, ha visto il match dalla panchina, ma i suoi compagni sono stati comunque capaci di segnare. Palacio si è confermato utilissimo assist man e Milito è finalmente tornato al gol: buone notizie in vista di una settimana bollente, che vedrà i nerazzurri sfidare Sampdoria e Juventus. “Io riesco a pensare solo gara dopo gara – si è schermito Stramaccioni. – C’è una gestione di energie e quello è un altro conto, ma dobbiamo battere la Sampdoria affinché quella gara possa avere un valore di alta classifica. Siamo contenti, vincere oggi contro questo Bologna non era semplice. Loro sono partiti fortissimi nei due avvii di tempo e ci hanno messo in difficoltà. Tolto ciò, l’Inter ha disputato una delle migliori gare in trasferte di questa stagione”.
Ha sorpreso tutti il tecnico nerazzurro lasciando fuori Cassano, particolarmente elogiato alla vigilia. Pretattica? Stramaccioni dice di no: “Nella seduta di stamattina ha avuto un problemino, sono stato costretto a rivedere all’ultimo le mie scelte. Cassano è il giocatore più in forma e avrebbe giocato con Milito e sarebbe rimasto fuori Palacio”. A conti fatti però l’undici iniziale si è rivelato azzeccatissimo. Strama ha optato per un 3-5-2, con il roccioso Mudingayi a far legna assieme a Cambiasso e Guarin. Una vera e propria diga, con il compito di sradicare palloni e lanciare le punte. E così l’Inter, che pure ha concesso qualche palla gol di troppo al Bologna, ha saputo aspettare il momento giusto per colpire. Lo ha fatto con Ranocchia, bravo nel colpire di testa il pallone del vantaggio nerazzurro, e si è ripetuta nella ripresa, quando la premiata ditta Palacio-Milito ha sfruttato alla perfezione un contropiede. Il gol di Cherubin ha solo ridato vita al Bologna per qualche minuto, fino a quando Cambiasso non ha chiuso i giochi con un morbido tocco sotto. Ora l’Inter si prepara alla settimana che porterà al derby d’Italia, la madre di tutte le partite. Prima però bisognerà battere la Sampdoria: una prova di maturità prima del grande esame dello Juventus Stadium.