La giostra ricomincia. Neanche il tempo di archiviare la terza giornata che è già ora di pensare alla quarta. Il campionato infatti torna stasera con la prima parte del turno infrasettimanale, spacchettato, come di consueto, da martedì a giovedì. Si parte con il Milan (ore 20.45), che tenterà di dimenticare la sconfitta con la Juve sul campo dell’Empoli. Partita abbordabile, almeno sulla carta, ma proprio per questo, paradossalmente, insidiosa: un passo falso al Castellani farebbe piuttosto rumore. “Ci aspetta una gara difficile, l’Empoli non meritava di perdere con la Roma e anche a Udine avevano tenuto bene il campo – il pensiero di Inzaghi. – Partita insidiosa ma noi siamo il Milan e vogliamo fare bene”. Inevitabilmente però la testa è ancora sulla Juve, anche in virtù di tutto ciò che è conseguito da quella sconfitta. La frecciata di Berlusconi (“Posso anche andare a Milanello ma se poi non fanno quello che dico io…”) ha fatto molto rumore, soprattutto perché in controtendenza con quanto detto da Inzaghi, piuttosto soddisfatto della prestazione nonostante il ko. “Le frasi del presidente non si commentano – ha però glissato Superpippo. – Noi tutti volevamo regalare a lui e ai tifosi una bella vittoria ma avevamo di fronte la Juve… Hanno tirato in porta cinque volte contro le nostre tre, hanno vinto con una grande giocata. Siamo stati bravi a tener testa ai bianconeri e se ci avessero dato quel rigore a cinque minuti dalla fine (contatto Marchisio-Menez, ndr) oggi faremmo altri discorsi”.
Già, ma se il primo a lamentarsi è il presidente… “Ancora?! Con lui ho parlato ed è contento per quanto stiamo facendo – ha ribadito Inzaghi, lasciando intravedere, per la prima volta, qualche segnale di nervosismo. – Tutti in società condividono questo progetto, tutti”. Che però passa inevitabilmente dai risultati, dunque anche da Empoli. Il Milan vuole i tre punti a tutti i costi anche perché il calendario dà una bella mano. Dopo la trasferta toscana ci sarà quella di Cesena e poi, nel turno successivo, il Chievo in casa: un bel viatico per tentare un filotto. “Non guardo oltre Empoli – ha però ammonito Inzaghi. – Lo spirito sarà quello delle prime tre partite, non era prevedibile essere così in alto dopo Lazio, Parma e Juve”. Rispetto a sabato ci saranno alcune importanti novità di formazione, come preannunciato dallo stesso tecnico rossonero. “Torres è pronto, sta bene – ha ammesso in conferenza stampa. – Anche Van Ginkel è in condizione, vedrò se farlo entrare subito o nella ripresa”. In realtà le scelte sono fatte: lo spagnolo e l’olandese partiranno dal primo minuto. In difesa, davanti ad Abbiati, giocheranno Abate, Bonera (di rientro dopo la squalifica), Zapata e De Sciglio, a centrocampo, oltre al già citato Van Ginkel, De Jong e Muntari. In attacco nessun turno di riposo per Menez, nonostante qualche acciacco accusato contro la Juve: il francese è vitale per il gioco di Inzaghi. Al suo fianco debutto dal primo minuto per Torres e Bonaventura, che farà così rifiatare Honda ed El Shaarawy. 4-3-1-2 per Sarri che dopo il bel pareggio di Cesena tenterà il colpaccio con Sepe in porta, Hysaj, Rugani, Barba e Mario Rui in difesa, Croce, Valdifiori e Vecino a centrocampo, Verdi sulla trequarti e la coppia d’attacco Zielinski-Tavano.