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SERIE A – Atalanta-Milan, la penultima di Seedorf sulla panchina rossonera

Impossibile ormai ricucire uno strappo totale con la società, certificato dal duro attacco di Silvio Berlusconi – “Qui ho incontrato tante persone che potrebbero gestire lo spogliatoio del Milan”, aveva dichiarato il presidente uscendo dall’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone.

SERIE A – Atalanta-Milan, la penultima di Seedorf sulla panchina rossonera

Milan-Seedorf, meno 2. La trasferta di Bergamo infatti rappresenta il penultimo atto della stagione, ma soprattutto dell’olandese sulla panchina rossonera. Impossibile ormai ricucire uno strappo totale con la società, certificato dal duro attacco di Silvio Berlusconi. “Qui ho incontrato tante persone che potrebbero gestire lo spogliatoio del Milan”, aveva dichiarato il presidente uscendo dall’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, dove sta svolgendo i lavori socialmente utili. 

Chiaro il riferimento a Seedorf e al suo carattere, diciamo così, un po’ difficile. Insomma, chi si aspettava l’intervento presidenziale per ricucire lo strappo deve ricredersi: l’era dell’olandese (piuttosto breve a dire il vero) è ai titoli di coda. “Non ho capito le sue parole e dunque non ho niente da dire – ha replicato stizzito il tecnico. – Mi verrebbe una battuta, e cioè che è vero che gestire un gruppo fantastico come questo sarebbe facile per tanti”. 

Ma l’atteggiamento conciliante è durato poco, giusto il tempo di qualche altra domanda. “Ora basta, cambiamo argomento! – ha sbottato qualche minuto dopo. – Io rispetto il lavoro dei giornalisti ma non voglio essere preso in giro, ho già risposto a questa domanda. Dovete parlare con la società, non sono stupido e non voglio essere trattato da stupido. Non cercate sempre la polemica, vi chiedo rispetto”. 

Il nervo è scoperto, d’altronde mantenere la calma in una simile polveriera è impresa quasi impossibile. Eppure, paradossalmente, il Milan non è mai stato così in salute come in questo periodo. Le 7 vittorie nelle ultime 8 partite hanno rilanciato una squadra che, un paio di mesi fa, sembrava morta e che ora invece sogna l’Europa League. Certo, il destino è legato anche ai risultati delle altre squadre, su tutte Torino e Parma che si sfideranno oggi pomeriggio. Intanto però i rossoneri devono prendersi i tre punti a Bergamo, conditio sine qua non per non avere rimpianti di nessun tipo.

“L’entusiasmo post derby non è un rischio ma una cosa positiva – il pensiero di Seedorf. – Ci dà la carica per affrontare al meglio l’Atalanta. La squadra è molto concentrata, sa che si troverà di fronte un buon avversario che vorrà fare risultato”. A parte lo squalificato Abbiati e gli indisponibili Birsa e Saponara, l’olandese potrà contare su tutta la rosa. 

In difesa, davanti ad Amelia, ci saranno De Sciglio, Rami, Mexes e Constant, a centrocampo Muntari (favorito su Poli), De Jong e Montolivo, Honda (o Taarabt) sulla trequarti alle spalle di Kakà e Balotelli. Il modulo (4-3-1-2) è il preferito di Berlusconi e la cosa, forse, non è casuale. Seedorf le sta tentando tutte pur di riconquistare il presidente, ma gli sforzi (comunque premiati dagli ottimi risultati ottenuti) sembrano non bastare mai. 

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