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Sergio Mattarella, presidente della Repubblica italiana

FIRSTonline

Non è stato certamente un discorso di circostanza quello che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha pronunciato in occasione del 45° anniversario dell’assassinio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse e diventato la Giornata della memoria delle vittime del terrorismo di ogni colore. Sono in particolare due i punti dell’intervento del Capo dello Stato che hanno impressionato per lucidità e intransigenza morale. Il primo è stato il richiamo alla “pacificazione” espresso dal gesto del Presidente Sandro Pertini che nel 1983 volle fare visita in ospedale all’attivista del Fronte della Gioventù, Paolo Di Nella, a cui spararono mentre attaccava i manifesti e che conserva tuttora il suo valore perché “la democrazia si nutre di tolleranza, di pazienza, di confronto e di rispetto”.

Ma non meno forte è stato l’appello a scavare e a ricercare la “verità, la piena verità, sulle gravi deviazioni di elementi dello Stato” in occasione delle sanguinose stragi compiute negli anni ’70 e ’80 nel nostro Paese. Così parla un maestro della democrazia e un Presidente della Repubblica che non per caso è entrato nel cuore degli italiani.

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