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“Senza accordo, niente soldi”: è scontro aperto tra il ministro Fornero e i sindacati

Ormai è scontro aperto tra il ministro del Welfare Elsa Fornero e i sindacati. In merito ai due nodi principali della riforma del lavoro, ossia gli ammortizzatori sociali (la proposta dell’esecutivo prevede l’esclusione della mobilità dalla Cig) e l’articolo 18, i toni del confronto tra le due parti in causa si fanno sempre più aspri.

Il governo, ha attaccato ieri il ministro Fornero, non mettera’ a disposizione una “paccata di miliardi” per finanziare gli ammortizzatori sociali se il sindacato dice no alla riforma complessiva. “È chiaro che se c’è un accordo più avanzato mi impegno a trovare risorse più adeguate, ma se uno comincia con il dire no perché dovremmo mettere lì una paccata di miliardi?”.

Immediata (e piccata) la replica del segretario della Cgil Susanna Camusso: “Meno risorse di cosa, visto che la cifra, nonostante gli impegni del governo non e’ mai stata indicata?”. Seccato anche Raffaele Bonanni, che però non commenta nello specifico le dichiarazioni del ministro: “Le proposte sulla mobilita’ sono un disastro“, ha detto il leader della Cisl, che ha espresso l’auspicio che il premier Monti riesca a trovare una soluzione. “Io, che rappresento una linea sindacale molto responsabile – ha aggiunto – e non ho mai lesinato in responsabilità, chiedo responsabilità anche agli altri, anche al governo”.

Nella diatriba è intervenuto anche il segretario del Pd Pierluigi Bersani: “Non ero al tavolo sul lavoro con il governo. Però nessuno mi ha riferito di aver visto una paccata di miliardi. Forse si sono dimenticati di dirmelo”, ha ironizzato.

Le parti insomma sono ancora distanti. Eccessiva fermezza del governo o atteggiamento troppo “difensivo” dei sindacati? La Fornero la vede così: “L’entità del cambiamento è tanta – ha sottolineato la titolare del Lavoro – e posso capire che l’interpretazione, di primo acchito, sia uno choc, però ritengo che la riforma sia una buona riforma e mi risulterebbe molto difficile capire il sindacato italiano che non si dichiari d’accordo su una riforma che lavora per l’inclusione e l’universalità degli ammortizzatori sociali”.

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